Il vento del cambiamento: uguaglianza e dignità nel Mediterraneo. Se ne discute a Cecina


La redazione


Ha preso il via oggi a Cecina Mare il Meeting Internazionale Antirazzista. Tre giorni per la democratizzazione delle relazioni Euro-Maghreb-Mashrek.


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Il vento del cambiamento: uguaglianza e dignità nel Mediterraneo. Se ne discute a Cecina

Il Mediterraneo ha sempre intrecciatostorie di popoli e di persone. Sul marehanno viaggiato culture e civiltà, mercanti,artisti ed eserciti. Nell’epoca moderna,il colonialismo e il neoliberalismo hannoimposto relazioni asimmetriche, ineguali eingiuste tra le due sponde del Mediterraneo,anche in materia economica e perquel che concerne la libertà di movimentodelle persone. Lampedusa è uno dei simbolidi queste relazioni ineguali.L’isola di Lampedusa è la porta dell’Europa,la porta della vita come la chiamano imigranti, dove però tante sono le tombesenza nome. E migliaia sono i morti inmare, fra chi viene a cercare protezione o acostruire un futuro.Per anni, dall’Europa è arrivato sostegno airegimi totalitari del Maghreb e del Mashrektramite accordi, programmi, armi e piani diintervento. Sono state sottratte risorse aipaesi del sud e dell’est del Mediterraneo eperseguite politiche di controllo delle frontiereche rendessero questi paesi complicidelle politiche europee in materia di immigrazione.Attraverso accordi in materia economica emigratoria si sono prodotte nuove forme didisuguaglianza e di sfruttamento.In molti casi questi accordi prevedono limitazionidelle libertà personali contrarie allalegislazione europea, ai trattati internazionalie alle costituzioni delle democrazieeuropee. È il caso degli accordi di riammissioneo dei programmi di gestione dellefrontiere, intrisi di ideologia e, molto spesso,di propaganda elettorale, dei governieuropei.Progressivamente le frontiere dell’Europasono state spostate verso l’Africa del Nord,scaricando su quei paesi la gestione degliarrivi e finanziando una vera e propria guerraai migranti.Allo stesso tempo le politiche liberistehanno impoverito la maggioranza dellapopolazione e aumentato le diseguaglianzesociali e intra-regionali.Per decenni la società civile organizzata èstata tenuta sotto il pugno di ferro dei regimie la crescita della più fondamentalecomponente della democrazia, elementonecessario a un’economia e a una societàgiuste e sostenibili, è stata repressa.Il vento di cambiamento che soffia sulMediterraneo, le rivoluzioni e le rivoltearabe, la caduta dei regimi chiedono dimodificare questi rapporti, e di subordinarele relazioni fra Europa, Maghreb e Mashrekin tutti gli ambiti a principi di uguaglianza,giustizia, pari dignità e diritti umani. Le politicheeuropee vanno riviste, specialmentequelle in materia di immigrazione, di economiae di commercio.C’è bisogno di un gigantesco investimentopolitico sulle risorse democratiche dei paesidella sponda sud, sui giovani, le donne, ilavoratori, sulla società civile indipendente,perché quel vento produca risultati duraturie possa seminare uguaglianza e dignitàanche in Europa e nel mondo intero.

Fonte: http://www.arcivarese.it

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