Il terremoto sconvolge l’Abruzzo. 157 morti e 250 dispersi


Rainews24


Il sisma, di magnitudo 6,3 Richter, ha colpito la zona intorno al capoluogo abruzzese. La Protezione civile conferma: decine di morti nei paesi. Napolitano: "Profondamente colpito dalle tragiche notizie".


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Il terremoto sconvolge l'Abruzzo. 157 morti e 250 dispersi

Il corpo senza vita, probabilmente di uno studente, è stato estratto poco prima delle 11.00 dallo stabile completamente crollato in piazzale Paoli nei pressi della Villa comunale dell'Aquila. Sotto le macerie potrebbero esserci decine di corpi. Centinaia gli edifici lesionati o crollati in toto o in parte, migliaia di sfollati, una trentina i morti accertati finora, tra loro 5 bambini. Sono inoltre decine i dispersi. Un bilancio secondo la Protezione civile, destinato purtroppo ad aumentare perchè la gente è stata sorpresa nel sonno.

Scossa breve ma intensa
La prima e più grave scossa, di magnitudo 5.8 della scala Richter, si è registrata intorno alle 3,32, ha avuto un effetto pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli sugli edifici, provocando diversi crolli e lesioni gravi agli edifici.

Stato di emergenza
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha firmato questa mattina il decreto per dichiarare lo stato d'emergenza nazionale. Con questo provvedimento, ha ricordato in diretta su Rainews24 il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso viene nominato  "commissario straordinario del governo per gestire questa situazione". 

Bertolaso potrà disporre "di tutti i fondi messi a disposizione", ha detto da Arcore ai microfoni di Sky il Presidente del Consiglio, in partenza per Mosca, confermando la firma del decreto per lo Stato d'emergenza nazionale. Il premier dovrebbe partire comunque per Mosca, anche se è in contatto continuo con i suoi più stretti collaboratori.

Esercito all'opera
L'esercito fin dall'inizio dell'emergenza ha affiancato la protezione civile nelle zone
colpite dall'evento sismico. Un plotone del 33esimo reggimento 'Artiglieria' è già operativo a L'Aquila, un nucleo ricognizione dello stesso reggimento sta effettuando
attitivita' ricognitive e di primo intervento a Poggio di Roio. 

Anche il sesto reggimento 'Genio' di Roma è già in ricognizione a L'Aquila. Un elicottero AB 412 e un velivolo DO228 Dornier dell'Aviazione dell'esercito stanno effettuando attivita' ricognitive sulle zone dell'epicentro sismico, mentre sono
pronti su Viterbo due elicotteri CH47 un AB412 e due NH 90, tutti in versione sanitaria.

Premier annulla la visita a Mosca
Il Presidente del Consiglio ha annullato la partenza per Mosca e si sta recando all'Aquila. "Mi sto recando a L'Aquila. Ho rinunciato al viaggio a Mosca. Ho considerato che l'emergenza è veramente tale che forse la presenza di un coordinamento del capo del governo sul luogo puo' essere utile", ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in diretta telefonica con il Tg5.

Il premier ha sottolineato di voler così aggiungere "all'opera concreta il conforto che può venire dalla consapevolezza che lo Stato è presente attraverso la sua autorita' di governo".

Fonte: RaiNews24

6 aprile 2009

***

Dal Blog di Panorama

Terremoto: già in moto la macchina della solidarietà

Emergenza sanitaria
L’ospedale dell’Aquila non è in grado di fronteggiare l’enorme mole di lavoro di queste ore e i dirigenti medici hanno chiesto alla protezione civile l’installazione di un ospedale da campo nella zona di piazza d’Armi.
Al momento l’organizzazione dei soccorsi viene fatta per strada nello spazio antistante il pronto soccorso.
Anche i grandi ospedali romani sono stati allertati per l’emergenza terremoto in Abruzzo. Unità di crisi sono state già organizzate all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e al Policlinico Gemelli. Roma infatti potrebbe accogliere, come già è avvenuto in passato, i feriti più gravi per gli interventi operatori o per i ricoveri.
A causa dell’emergenza terremoto che ha causato molti feriti, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lancia un appello urgente a tutti i cittadini affinchè compiano “un grande gesto di solidarietà” recandosi nei presidi ospedalieri della regione per donare sangue presso i centri trasfusionali.

L’intervento dell’Esercito
Anche l’Esercito partecipa alle operazioni di soccorso. Sul posto si è già recato un plotone del 33esimo Reggimento Artiglieria, mentre un nucleo per la Ricognizione dello stesso reparto sta operando a Poggio di Roio. “Alcuni militari stanno scavando tra le macerie”, ha riferito una fonte della Forza Armata ad Apcom. Il Sesto reparto Genio di Roma, inoltre, ha inviato propri uomini, mentre da Viterbo sono decollati per “attività di ricognizione” un elicottero AB 412 e un aereo Dornier. Sempre dal centro Aves di Viterbo, infine, sono pronti a decollare 2 elicotteri CH47, due NH90 e un elicottero AB 412.
Tutti i velivoli sono stati allestiti per attività di soccorso sanitario.

Dalle Marche

La colonna mobile regionale della Protezione civile delle Marche è partita per L’Aquila con una sessantina di volontari delle province di Ancona e Macerata e un’unità cinofila cercapersone proveniente da Jesi. I soccorritori portano anche mezzi e attrezzature per la gestione dell’emergenza sismica. Anche una colonna dei vigili del fuoco è stata inviata all’Aquila, in aiuto ai terremotati, dal Comando regionale dei Vvf.
La Protezione civile ha confermato che il sisma che ha sconvolto l’Abruzzo non ha provocato danni nelle Marche, anche se in via precauzionale è stata aperta la Sala operativa integrata di Ascoli Piceno, il capoluogo più vicino alla zona colpita. Oltre alla scossa di magnitudo 5,8 delle 3.32, la popolazione ha avvertito anche le scosse di assestamento più intense

Dal Molise
Una colonna mobile della Protezione civile regionale del Molise è in partenza per raggiungere le zone della provincia dell’Aquila colpite dal terremoto di questa notte. Un’altra colonna mobile composta anche da unità cinofile dei Vigili del fuoco di Campobasso è partita per l’Abruzzo

Dal Lazio

Due colonne mobili di aiuti del Dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio sono già in viaggio verso le zone colpite dal sisma in Abruzzo in raccordo con il Dipartimento nazionale. Nella Regione limitrofa stanno portando tende per sfollati e quant’altro necessario per prestare soccorso alla popolazione.
Lo rende noto il direttore della Protezione civile del Lazio Maurizio Pucci che è, dai momenti successivi alle scosse avvertite molto forti anche a Roma, nella sede del Dipartimento nazionale del Dipartimento la Protezione civile e Roma in via Ulpiano.

Dall’Umbria
Dall’Umbria in soccorso delle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto è già partita una squadra di tecnici della Regione e si sta organizzando una colonna mobile che partirà alle 13 da Terni alla volta dell’Aquila e che, fra i suoi compiti, avrà l’allestimento di un campo per 250 persone. Il Servizio di protezione civile della Regione Umbria, attivatosi fin da subito – informano dagli uffici regionali – sta operando secondo le disposizioni del Dipartimento nazionale della Protezione civile, in modo da indirizzare gli aiuti e effettuare interventi laddove è maggiormente necessario.
A questo scopo, sono stati invitati i volontari e quanti intendano andare in aiuto dei terremotati a coordinarsi con la struttura regionale. Una squadra composta da sei tecnici della Regione Umbria, che hanno già operato in situazioni analoghe e tra i quali c’è il responsabile della Sezione Emergenze, in accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile si è già recata in Abruzzo per coadiuvare l’attività di verifica sull’agibilità degli edifici e per l’organizzazione della presenza degli aiuti umbri nei prossimi giorni.
Alla struttura regionale di Protezione civile della Regione Umbria, in particolare, è stato intanto assegnato l’incarico di realizzare un campo per ospitare 250 sfollati, in una località abruzzese che verrà definita. In queste ore si stanno raccogliendo materiale

Dal Trentino
Partira’ alle ore 10 da Trento il primo contingente della Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento per prestare soccorso alla popolazione abruzzese vittima la notte scorsa del terremoto.
Del primo contingente faranno parte le unità cinofile e i responsabili della logistica.
La colonna mobile al completo partira’ da Trento alla volta de L’Aquila attorno alle 12. Sono un centinaio le persone mobilitate fra vigili del fuoco permanenti e volontari, più alcuno forestali e i Nu.vo.la.
La colonna mobile diretta in Abruzzo e’ dotata di materiali e attrezzature per scavo, demolizione e puntellaggio degli edifici, nonche’ di tutto quanto necessita per allestire un campo per un centinaio di persone (tende, letti, cucina). Saranno una ventina di mezzi con relativi container.
Partiranno anche alcuni psicologi per aiutare la popolazione mentre un elicottero e’ a disposizione con un medico rianimatore a bordo.

Dal Friuli

Una colonna con 120 volontari della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia sono partiti in mattinata per l’Abruzzo, colpito dal terremoto. Lo si e’ appreso dall’assessore regionale alla Protezione civile Vanni Lenna.
Oltre ai volontari, il Friuli Venezia Giulia ha inviato una task force per la sala operativa dell’Aquila e un elicottero per la ricognizione dei danni.Non si esclude che nel corso della giornata altri volontari del Friuli Venezia Giulia partano alla volta dell’Abruzzo.

Dal Veneto
“Di fronte alle immagini dell’immane tragedia causata dal terremoto qualsiasi commento mi appare fuori luogo”. Così in una nota del presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan.
“Il Veneto ha allertato, fin dalle prime ore del mattino, tutta la sua rete di Protezione civile e di volontariato e si è messo, come sempre, a disposizione di chi ha il compito e la responsabilità di organizzare e dirigere i soccorsi”, conclude Galan.

Il sindacato

“Esprimo il dolore mio personale e della Cgil nei confronti delle popolazioni colpite da questa tragedia. Ci attiveremo come abbiamo fatto in altre occasioni passate immediatamente con quello che possiamo offrire di integrazione ai soccorsi nella prima fase. Poi come pure abbiamo fatto in occasione di altri terremoti andrà raccolta una solidarietà dei lavoratori, delle imprese italiane da dedicare a coloro che hanno perso la casa, hanno perso dei beni”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, intervistato a Panorama del Giorno sul terremoto in Abruzzo. “Questo è un modo molto forte, molto giusto per far vivere un momento di grande senso di solidarietà civile nel Paese – ha aggiunto Epifani – Con Cisl e Uil come abbiamo fatto altre volte con Confindustria e con le altre associazioni d’impresa lanceremo una sottoscrizione che riguarderà il mondo del lavoro e le imprese”.

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento