Il parlamento europeo ha votato norme che migliorano il sistema di asilo nella Ue
La redazione
Giovedì scorso il parlamento europeo ha votato alcune norme che migliorano il sistema di asilo nell’unione europea e che rafforzano i diritti dei rifugiati.
Giovedì scorso il parlamento europeo ha votato alcune norme che migliorano il sistema di asilo nell’unione europea e che rafforzano i diritti dei rifugiati.
A larga maggioranza, con l’appoggio quindi dei maggiori gruppi: Partito Popolare Europeo, Partito socialista europeo, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa. Poiché non si è riusciti a ottenere subito il consenso dei governi, sarà necessaria un’altra lettura in parlamento. Voteranno, perciò, il provvedimento definitivo, gli europarlamentari che risulteranno eletti col voto di giugno.
Essendo d’accordo i maggiori partiti, il voto presumibilmente sarà sulla stessa lunghezza d’onda confermando con ciò quanto appare chiaro da molto tempo. I rappresentanti eletti dai cittadini sono molto più avanti dei governi le cui posizioni, soprattutto in materie come questa, sono molto difensive.
Le norme rafforzano e migliorano l’applicazione di direttive già in vigore.
Stabiliscono che i richiedenti asilo hanno diritto alle cure sanitarie, al sostegno psicologico, e che ai bambini va garantito il diritto all’istruzione al massimo entro tre mesi dall’arrivo nel paese dell’Unione.
Si parla di diritti: all’alloggio, al vitto, al vestiario, alle cure sanitarie, all’aiuto finanziario, alla libertà di movimento, e all’accesso al lavoro.
Nei centri in cui sono trattenute, queste persone hanno diritto di conoscere le informazioni necessarie per fare la richiesta d’asilo, un punto particolarmente importante per l’Italia come il diritto all’assistenza legale, e a ricevere le informazioni nella propria lingua.
Vietato poi trattenere nei centri di detenzione i bambini soli non accompagnati. Piuttosto vanno protetti
Di fronte a centinaia di persone che arrivano dall’africa e dall’oriente su barconi il parlamento chiede più solidarietà tra gli stati. Perché anche quelli che non si affacciano sul mediterraneo accolgano quote di rifugiati. C’è poi la novità della creazione di una agenzia europea che avrebbe un compito di coordinamento tra cui quello di procedere rapidamente all’identificazione e all’accoglienza della domanda di asilo e, in caso di sovraccarico delle domande, ha anche il compito di ricollocare i rifugiati in un paese diverso da quello che ha concesso la protezione internazionale.
L’Europa che ha conosciuto persecuzioni, ha detto il commissario europeo Barrot, sa a che rischi e difficoltà va incontro chi cerca asilo, si tratta perciò, ha sottolineato, di rispettare i nostri valori. Valori europei.
Fonte: Articolo21
10 maggio 2009