Il 30% dei suicidi in carcere avvengono nella prima settimana di detenzione


Redattore Sociale


Solo il 25% alla fine della pena. Da gennaio al 9 settembre i suicidi sono stati in Italia 44, nel 2009 69. Oggi è la giornata mondiale per la prevenzione dei suicidi.


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Il 30% dei suicidi in carcere avvengono nella prima settimana di detenzione

Il 30% dei suicidi in carcere avvengono nella prima settimana di detenzione e il 25% alla fine della pena. Il 10 settembre è la Giornata internazionale per la prevenzione dei suicidi, promosso dall’International association for suicide prevention e dall’Organizzazione mondiale della sanità. “Nelle carceri italiane c’è un tasso di suicidi 20 volte superiore a quello nell’intera popolazione”, spiega Francesco Morelli, di Ristretti Orizzonti, l’osservatorio che ha condotti studi anche su questo tema.

Da gennaio al 9 settembre 2010 i suicidi sono stati nelle carceri italiane 44, nel 2009 69. Il calo più vistoso si è visto negli anni 2007 (45 suicidi) e 2008 (46) perché c’era stato l’indulto. “Il sovraffollamento ha il suo peso, perché deteriora la qualità della vita -spiega Francesco Morelli-. Ma poi conta anche quanto sostegno e aiuto possono trovare: ogni detenuto ha oggi a disposizione circa 10 minuti di colloqui con lo psicologo all’anno”. Al carcere di Padova, circa 800 detenuti, c’è un solo psicologico per 20 ore al mese, a Sulmona lo psicologo è part-time e i reclusi sono 550, di cui 200 con problemi di salute mentale.

È la mancanza di speranza a indurre al suicidio. “Per questo accadono all’inizio della carcerazione o alla fine della pena -spiega Francesco Morelli-. Nei primi giorni, soprattutto chi è messo in isolamento, lo sconforto può essere devastante. Quando manca poco ad uscire, perché si ha paura di non farcela a ricostruirsi una vita fuori”.

Fonte: Redattore Sociale

10 settembre 2010

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