I cinque eritrei rischiano l’incriminazione
l'Unità.it
Le vittime rischiano di essere anche i colpevoli. I cinque eritrei recuperati a bordo di un gommone dopo un’odissea in mare in cui sarebbero morte oltre 70 persone rischiano l’incriminazione come clandestini.
«Dobbiamo anche valutare l'iscrizione nel registro degli indagati dei cinque eritrei: in base alle norme del decreto sulla sicurezza devono infatti rispondere di immigrazione clandestina, anche se sono nelle condizioni di fare richiesta d'asilo perchè riconosciuti cittadini di un Paese bisognosi di protezione», – ha spiegato il procuratore di Agrigento Renato Di Natale.
Parallelamente prosegue l'indagine sulla vicenda. «Fino a questo momento stiamo procedendo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo a carico di ignoti», ha detto il procuratore, che coordina l'inchiesta del Pm Santo Fornasier sull'ultima tragedia dell'immigrazione avvenuta nel Canale di Sicilia.
Il magistrato non esclude tuttavia un'eventuale ipotesi di omissione di soccorso, in relazione al racconto dei 5 eritrei superstiti, che hanno raccontato di non essere stati tratti in salvo da una motovedetta maltese. L'equipaggio si sarebbe limitato a fornire loro cinque salvagente e il carburante per proseguire verso Lampedusa. «La Guardia di Finanza e la Polizia – ha spiegato il procuratore – stanno svolgendo una serie di accertamenti, anche sui giubbotti di salvataggio trovati a bordo del gommone».
«Stiamo valutando il racconto dei cinque naufraghi – ha aggiunto – se dovesse trovare conferma non escludiamo una possibile rogatoria internazionale con Malta per l'ipotesi di omissione di soccorso».
Fonte: unita.it
22 Agosto 2009