Hanno percorso 24 mila Km per la pace. Ieri sono rientrati a Perugia
perugianews.it
Sono i due vigili del fuoco di Perugia, Emanuele Cruciani e Alessandro Bacci, che si sono uniti alla marcia della pace "Time for Responsabilities" che quest’anno si è svolta in Terra Santa dal 10 al 17 ottobre.
Sono entrati in Piazza IV Novembre poco dopo le 11 di stamani a bordo delle loro moto ancora impolverate, dopo aver percorso, in diverse tappe, 24.000 chilometri. Sono i due vigili del fuoco di Perugia, Emanuele Cruciani e Alessandro Bacci, che si sono uniti, in maniera autonoma, alla marcia della pace «Time for Responsabilities» che quest'anno si è svolta in Terra Santa dal 10 al 17 ottobre scorsi. «Tutto bene»: sono state queste le loro prime parole rivolte ai colleghi, ai familiari, agli amici, ai rappresentanti delle istituzioni presenti in piazza che li hanno accolti con applausi e abbracci, cui è seguito un brindisi. I due vigili erano partiti lo scorso primo ottobre e sono rientrati proprio stamani. Hanno attraversato i territori della ex Jugoslavia, Bulgaria, Turchia, Siria, Giordania, Israele, fino in Libano. «È stata una esperienza – hanno detto – che non dimenticheremo». «La vita dei palestinesi – ha aggiunto Alessandro – è completamente chiusa dentro le mura, come animali». Entrambi hanno sottolineato «la straordinaria ospitalità ricevuta ovunque». Hanno poi raccontato di aver incontrato i colleghi vigili in Palestina che – hanno detto – «lavorano in condizioni minime, hanno bisogno di tutto. Stiamo organizzando un gemellaggio e uno stage formativo presso la nostra caserma». Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco è ambasciatore dell'Unicef e anche per questo i due vigili hanno visitato la sede di Gerusalemme. Il coordinatore della Marcia della Pace Perugia-Assisi, Flavio Lotti, ha consegnato loro una targa di riconoscimento con la scritta «Time for Responsabilities». Sempre stamani sono stati ricevuti in Provincia dall'assessore Ornella Bellini la quale li ha ringraziati per l'opera «meritoria svolta in una situazione delicata e difficile come quella della Palestina, dimostrando che la pace si costruisce anche dal basso con azioni di sostegno e di solidarietà verso le popolazioni martoriate dalla guerra».
Fonte: perugianews.it
31 Ottobre 2009