Gsott8: Non un controvertice ma un forum per altre politiche (e pratiche) possibili


La redazione


Oltre 100 esperti di oltre 70 organizzazioni di più di 40 Paesi del mondo: dal 2 al 6 luglio prossimi saranno i protagonisti in Sardegna del Gsott8: Forum d’iniziativa della società civile che precederà di una settimana il vertice dei G8 in Abruzzo. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Roma.


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Gsott8: Non un controvertice ma un forum per altre politiche (e  pratiche) possibili

Non un “contro” vertice, ma un Forum per nuove politiche

“Il forum dei G8 sarà una vetrina, alla meglio una visita di beneficenza. Per questo il nostro Gsott8 non sarà un controvertice – ha spiegato questa mattina a Roma alla Federazione Nazionale della Stampa Raffaella Bolini dell’ARCI insieme a Fair, Legambiente, Fiom-Cgil e CRBM – ma un forum “per” che sotto, cioè dal basso, in basso a sinistra anche della stessa isola sarda, nel percorso dei Forum sociali mondiali farà tappa nel Sulcis iglesiente Medio campidano mettendo a confronto le principali reti della società civile di tutto il mondo “per” spiegare ai G8 come, concretamente, possono cambiare politica e porre rimedio a molti dei gravi problemi che hanno creato in questi anni con le loro decisioni”.

Il Gsotto non si aspetta molto dai G8, ma è un pensatoio e un laboratorio di politiche e di pratiche che vuole raccontare loro come tante comunità, organizzazioni, produttori, artigiani, insieme alle loro amministrazioni locali, nel Sulcis come nel resto del mondo, non resistono, ma rifondano un’idea di cittadinanza, produzione, cultura e convivenza “rilocalizzata”, responsabile, sostenibile, solidale.

Le cinque giornate del Gsott8 si articolano intorno alle tre grandi crisi che affliggono in questi anni il pianeta: energetica e ambientale, alimentare e di produzione, di civilizzazione e di convivenza. “La risposta a queste tre sfide non può che essere locale, non localista – ha sottolineato Monica Di Sisto di Fair –non solo ideale e teorica ma anche pratica, perché i movimenti indigeni, dei contadini, dei piccoli produttori, le ong e le nostre stesse comunità locali hanno risposto all’esclusione che la competizione globale gli imponeva condividendo sperimentazioni, lotte e nuovi modelli di produzione, di scambio e di consumo.  Per questo il Gsott8 non si esaurirà nelle conferenze internazionali, trasmesse in diretta via radio e via internet nel sito www.gsotto.org e rilanciate da Eurovisione, ma si animerà di laboratori, mostre-mercato, spettacoli, degustazioni, balli in piazza, mostre e performance che dimostrano in concreto che c’è vita, e vita migliore oltre le ricette dei G8”.

Nel Sulcis, come di fronte ad un paradigma

“Solo negli ultimi mesi nel Sulcis zona si sono persi oltre 8mila posti di lavoro nel settore industriale – ha sottolineato Luigi Camposano della Fiom-Cgil che sarà al Gsott8 con il segretario Gianni Rinaldini, un corso di formazione interna e una mostra sui limiti dello sviluppo –. Noi siamo con quei lavoratori che piangono e hanno pianto per la perdita di posti di lavoro per i quali, in molti casi, si rischia la vita come in miniera. Ma siamo anche quei lavoratori che hanno rotto con la loro tradizione industrialista e ragionano da tempo insieme ad altri su come confrontarsi con il limite di questo paradigma. Non ci aspettiamo niente dai G8, ma siamo esigenti nel raccontare e rappresentare una realtà, quella del lavoro, che appartiene a tutti e che per tutti, a Nord come a Sud, è messa in seria discussione dalle loro scelte”.

Saranno le miniere del Sulcis, tra Iglesias, Carbonia, Villamassargia e Guspini ad ospitare il Gsott8, co-promosso da un ampio cartello associativo che vede impegnati anche le province di Iglesias-Carbonia e del Medio-Campidano “perché sono loro, le autonomie locali – ha spiegato Maurizio Gubbiotti di Legambiente – che in Sardegna come nel resto del mondo si sono trovate a gestire l’esaurirsi delle miniere e l’assenza di alternative concrete”. Legambiente porterà i partecipanti del Gsott8, ma anche tutti i cittadini che vorranno, nelle gallerie del Parco geominerario “raccontando con gli ex minatori e i nostri attivisti un passato che ha fatto la storia di un sogno tutto italiano – ha aggiunto Gubbiotti– ,ma anche per far vedere come si potrebbero vivere fino in fondo quei territori, come spazi di nuova socialità, cultura e biodiversità se solo le promesse di riconversione assunte dai diversi Governi nazionali e regionali negli anni si volessero portare a compimento”.

Il Gsott8 visto dal mondo

Questa è la storia comune a tutto il mondo “conoscete il mio paese, il Bangladesh – ha raccontato Zakir Kibria ,dell’ong Bangla Praxis – perché ogni anno è vittima di gravi alluvioni e per questo di grandi carestie. L’emblema di queste vecchie politiche può essere il piccolo villaggio di Phulbari, nel Nord del Paese, la risaia dello stato. Questo piccolo Paese è stato scosso da rivolte terribili nel momento in cui le risaie hanno cominciato ad essere svuotate e la terra rovesciata per diventare una miniera a cielo aperto. Dopo tre morti negli scontri e centinaia di feriti, la comunità è riuscita a proteggere la sua terra e a bloccare il progetto anche se il Governo ogni tanto torna a proporlo. Al Gsott8 noi vogliamo ribadire che in Italia come nel mio Paese la gente vuole fare la sua vita semplice, produrre ciò di cui ha bisogno rispettando la sua terra e aspettandosi che le istituzioni, nazionali e internazionali, la rispettino. Ora più che mai”.

 Visto dal mondo, il Gsott8 “è una metafora – ha confermato Nnimmo Bassey ,coordinatore dei movimenti che lottano contro gli impatti dell’estrazione del petrolio nel Delta del Niger e co-chair di una delle reti ambientaliste più grandi del mondo, Friends of the Earth International –perché quei territori depredati ma ricchi che ci ospiteranno, come in altre zone della terra, sono l’emblema di quella crisi di leadership che attanaglia il mondo e che è la principale colpa che attribuiamo al G8. Quella fuga dalle responsabilità che, di vetrina in vetrina, porta i Grandi della terra a non affrontare nessuna delle conseguenze delle proprie azioni e che lascia i territori soli a pagarne le conseguenze”.

 
A CARBONIA, A IGLESIAS E A VILLAMASSARGIA

2 luglio, “Coloriamo il cielo”: Happening di apertura in solidarietà con i terremotati in Abruzzo e con la partecipazione di una delegazione di rappresentanti delle organizzazioni attive nei campi d’accoglienza
Il 3 luglio i lavori del Gsott8 verranno ospitati dalla miniera di Monteponi, mentre il 4 e il 5 luglio l’evento si svolgerà nei locali dell’Ex Mattatoio di Iglesias. Nelle stesse giornate mostre fotografiche, mostre dei produttori locali, spettacoli e musica.
Domenica 5 luglio a Villamassargia aperitivo d’inaugurazione in musica di Casa Fenu, complesso di fine Ottocento in terra cruda recuperata dall’amministrazione comunale in bioarchitettura.
 
E A GENOVA

SABATO 4 LUGLIO ore 20.30
Voi G8, noi G(s)OTTO: voci dal basso per un’economia di giustizia
A Genova otto anni dopo per discutere di crisi della globalizzazione, diritti e prospettive di cambiamento.
GENOVA – Quartiere Oregina – Giardini Via Napoli angolo Via Vesuvio  
 
MARTEDI’ 7 LUGLIO ore 17.00 Crisi economica, G8 e nuove prospettive: dal mercato globale ai mercati locali.
A Genova otto anni dopo, alla vigilia del Summit de L’Aquila
Sala conferenze dell'Accademia ligure di scienze e lettere – Palazzo Ducale P.zza Matteotti 5 – lato est – 1 piano
 
A GUSPINI, IN MINIERA, LA DICHIARAZIONE DI MONTEVECCHIO

La Miniera di Montevecchio ospiterà il 5 luglio la II sessione della Conferenza internazionale del Gsott8 “Prodotti, diritti, sovranità: il potere locale dopo la crisi dell'economia”. Il sito geominerario accoglie un fitto programma di attività culturali e di spettacoli, che vede, tra l’altro, della  Mostra-mercato del coltello a cura degli Artigiani di Arbus e Guspini, di una Mostra fotografica ed Esposizione degli attrezzi della miniera di una Mostra mercato dei prodotti alimentari del "Paniere del MedioCampidano"  e di una Mostra mercato dei prodotti alimentari biologici, oltre alle degustazioni C'è pasta per tutti !! a cura di Arci/Legambiente e Io mangio così con piatti multietnici. A Montevecchio anche giochi per i più piccoli con il LUDOBUS della UISP Regionale e tutte le sere nell’ Arena Anglosarda Concerti e danze in piazza.
 
La Miniera di Montevecchio farà da cornice, infine, alla Conferenza stampa di lancio della Dichiarazione di Montevecchio: una carta d’indirizzi e di raccomandazioni che dai lavori del Forum sarà lanciata in direzione del vertice dei G8 de l’Aquila.
 
 
Il Gsott8 è promosso da ong M.A.I.S., Fair, Centro Internazionale Crocevia, Associazione Fair Watch, Mani Tese, Campagna Riforma Banca Mondiale, Servizio Civile Nazionale, Coalizione Help local Trade, World Development Movement, BothENDS, Xarxa de Consum Solidari, Za Zemiata, Védegylet Egyesület/Protect the Future Society, Arci, Legambiente, A.L.P.A. e F.I.O.M.

in collaborazione con Domus Amigas, Crocevia Sardegna, Arci Carbonia, Arci Iglesias, Antenora, Balestrieri Iglesias, Casa dei Diritti, Consorzio AUSI – Università di Monteponi, Koiné, L'Umanitaria, La Gabbianella Fortunata, Sucania, Circolo Arci Guspini, Compagnia Filodrammatica Guspinese, Associazione Minatori "Sa Mena", Associazione "Elafos" Guspini, Legambiente Guspini, Maestri Coltellinai Guspini, Gruppo Mineralogico Arburese, Associazione "Zampa Verde" Arbus, Centro Aggregazione Sociale Guspini, Gruppo A.S.D. "Onda Latina", Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, Maestri Coltellinai Arbus, Banda Musicale "Città di Guspini", A.I.A.B. Sardegna, Legambiente Sardegna, Consulta associazioni per il Parco Geominerario, Consorzio di gestione del parco geominerario, IGEA, Legacoop.

Fonte: Gsotto.otg

Per ulteriori info: http://www.gsotto.org

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