Giulietti: "se entro il 22 aprile non avremo raggiunto l’autonomia economica, Articolo 21 deciderà di chiudere"


Articolo 21


Si può morire anche di un eccesso di consenso. L’associazione Articolo 21 ed il suo sito stanno vivendo una situazione paradossale. Il parere di Giuseppe Giulietti.


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Giulietti: "se entro il 22 aprile non avremo raggiunto l'autonomia economica, Articolo 21 deciderà di chiudere"

Si può morire anche di un eccesso di consenso. L'associazione Articolo 21 ed il suo sito stanno vivendo una situazione paradossale. Perché, grazie all'attività dell'associazione e del sito, si stanno moltiplicando accessi, gemellaggi con altri siti e associazione, si moltiplicano le iniziative politiche. Dall'altra c'è una difficoltà economica e organizzativa che non riesce più a far fronte alle spese di funzionamento (sito e associazione) e alle tante richieste e sollecitazioni. L'associazione per voce di Beppe Giulietti lancia l'allarme. "Se il 22 aprile non si troverà una soluzione economica procederemo alla chiusura. O diventiamo autonomi o e meglio chiudere". Insieme a lui capiamo quello che sta accadendo…
"In questi giorni stiamo lavorando sulla grande campagna a difesa del testo unico della sicurezza per la quale sono state raccolte oltre 10 mila firme e giovedì vi sarà una conferenza stampa proprio per dare risalto a questa raccolta. – prosegue Giulietti – Siamo protagonisti della grande manifestazione organizzata dalla Cgil il 4 aprile, Articolo 21 insieme a Fulvio Fammoni sta organizzando una grande iniziativa con il Presidente emerito Scalfaro a difesa dell'articolo 21 della Costituzione. Siamo impegnati contro il bavaglio all'informazione e quello della rete (ddl intercettazioni e sicurezza), abbiamo attivato rapporti con i gruppi università italiane che stanno lavorando su diritti civili in Africa, Tibet. Attraverso i nostri canali tematici, (lavoro, ideeradio e Yesradio, Womeninthecity) facciamo informazione tematica e di genere che raccoglie opinioni positive.

Ma allora il problema qual è?

Non ci siamo, c'è una sconnessione, mi dispiace doverlo dire, grave, tra la grande crescita dell'associazione e del sito e la capacità di autofinanziamento. Quest'ultima è rimasta quella di 5 anni fa. Rischiamo di avere un forte corpo politico poggiato su gambe prossime alla rottura. Anzi dico che se la situazione dovesse rimanere così, tra un mese potremmo arrivare alla chiusura

Come si esce da questo paradosso?
O possiamo contare su una platea di soci certa, che pagano un contributo certo in base alle proprie tasche. Oppure dovremmo affidarci alle sponsorizzazioni. Tutte le entrate pubbliche vanno giustificate. Ma non possiamo accettare sponsorizzazioni che non siano adeguate alla natura e alla storia del sito, sponsorizzazioni senza condizionamenti.
Se ne arriveranno ne daremo conto. Ma ritengo che dobbiamo darci un mese di tempo per vedere se esiste davvero una platea di soci che garantisc l'autonomia del sito, assicurando quei 50mila euro che permettono il funzionamento della struttura.

Alcune iniziative straordinarie possono servire?

Non bastano. Sicuramente sono importantissime, come lo sono le feste straordinarie e i contributi straordinari che, in particolare chi ha di più, a cominciare dai parlamentari amici di Articolo 21, dovranno fare. Ma l'associazione e il sito non possono avere nessuna prospettiva se non si arriverà ad una certezza delle risorse. Senza questa certezza non è corretto e non è serio, anche nei confronti dei ragazzi e delle ragazze e di tutti coloro che danno il loro contributo ad associazione e sito come volontari.

Ma la situazione è davvero così drammatica?
Credo che ci siano dei momenti in cui si debba essere seri. Non amo le drammatizzazioni. Ribadisco che mai come in questo momento quest'associazione gode di ottima salute, e ha deciso di rilanciare la sua azione perché ha forza e capacità tali da voler mettere insieme tutti quei professionisti, giornalisti, autori, politici, lavoratori che vogliono rilanciare un'alleanza ampia che si basi su un progetto comune e unitario a difesa dei temi del pluralismo, della libertà di informazione, della legalità, della laicità. Insomma, da una parte non ce la fa più a rispondere alle molte domande e richieste che arrivano, dall'altra rappresenta un luogo fondamentale di discussione e proposta per sempre più persone, associazioni, movimenti. Proprio per queste ragioni o si vince la sfida delle risorse adesso o poi sarà troppo tardi. Da oggi al 22 di aprile prende via una campagna di adesione e sottoscrizione. Il 22 ci sarà un'assemblea importantissima. Per decidere il nostro futuro.

Assemblea che non sarà solo su questa vicenda, sbaglio?

No, proprio in queste ore Marinella Chirico e Beppino Englaro ci hanno dato la loro disponibilità ad essere con noi. Articolo 21 premierà loro con il premio Giuntella non solo per quello che hanno raccontato ma anche per quello che non hanno voluto raccontare e vedere nonostante gli attacchi assurdi e scandalosi che hanno dovuto sopportare. Ma quella sarà la sede nella quale verificheremo se esistono le condizioni per poter procedere e andare avanti. Si è avviata una grande riflessione con il Presidente Federico Orlando, il segretario Tommaso Fulfaro e l'intera redazione di Articolo 21 perché non vogliamo essere un'associazione che vuole vivacchiare ma che ha tali potenzialità che vuole decollare, ma se così non sarà, il 22 decideremo di chiudere il sito dell'associazione.

Perché non ve ne siete accorti prima? Lei diceva che da 5 anni ad oggi la situazione organizzativa e le risorse a disposizione non sono mai aumentate…

Non è che non ce ne siamo accorti, probabilmente abbiamo concentrato il lavoro sull'associazione e sul sito, sui temi e sulle battaglie di libertà piuttosto che sulla nostra organizzazione. Questa è un'associazione che ha anche un suo pudore, che ha difeso tutti coloro ai quali, al di là dell'appartenenza culturale e politica, veniva negata la parola. Non abbiamo chiesto nulla a nessuno per le nostre battaglie. Continueremo a farlo ma probabilmente questo nostro atteggiamento non ha fatto percepire le nostre difficoltà e le nostre priorità a tutti coloro che abbiamo tutelato o che semplicemente orbitano intorno all'associazione. Se Articolo 21 ci interessa e vi interessa, è il momento di dargli le gambe. Con un piccolo sforzo collettivo, ci sono persone per le quali un euro è una fatica terribile, possiamo garantire la solidità dell'associazione. Ciascuno può sostenerci proporzionalmente alle sue potenzialità, come singolo o come gruppo. Solo così saremo in grado di valorizzarci, continuare ad essere liberi e dare questa nostra autonomia come garanzia ai lettori. Se il 22 non si troverà una soluzione procederemo alla chiusura. O diventiamo autonomi o e meglio chiudere. O troviamo tutti insieme la nostra autonomia finanziaria o procediamo alla chiusura.

Fonte: Articolo21

28 marzo 2009

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