Giornata mondiale: la protezione internazionale, “un titolo onorario”
Redattore Sociale
“Home
ROMA – “Home – Un luogo sicuro per ricominciare”: è dedicata all'integrazione e al suo simbolo più significativo, la casa, la Giornata mondiale del rifugiato di quest'anno, che l'Unhcr ha presentato oggi presso palazzo Rospigliosi. “E' un anno duro – ha detto Laurence Jolles, delegato Unhcr per il sud Europa – come dimostra il nostro ultimo rapporto statistico annuale, che parla di 43,3 milioni di persone in fuga nel 2009, a fronte di appena 250.000 rifugiati rimpatriati: il numero più basso degli ultimi 20 anni”. Un anno difficile soprattutto nel nostro Paese, che pure ospita un numero relativamente basso di rifugiati: 55.000, contro i 600.000 della Germania, i 270.000 del Regno Unito e perfino gli 80.000 dei Paesi Bassi. Ma c'è un dato ancor più allarmante che riguarda l'Italia: “Quest'anno sono state presentate 17.000 domande d'asilo, cioè poco più della metà rispetto all'anno precedente”, ha riferito Jolles. Colpa delle “Politiche restrittive attuate nel Canale di Sicilia da Italia e Libia, tra cui la prassi dei respingimenti in mare, che anziché contrastare l'immigrazione irregolare hanno gravemente inciso sulla fruibilità del diritto di asilo in Italia”.
Per quanto riguarda poi il tema della Giornata di quest'anno, la situazione italiana è decisamente carente. “Nonostante le domande di asilo siano dimezzate – ha riferito Jolles – il sistema di accoglienza non ha potuto dare appieno delle risposte adeguate alle esigenze d'integrazione dei rifugiati, i quali pur avendo ottenuto formalmente protezione si trovano a vivere in condizioni di grave privazione. In molte città rifugiati somali, ertirei, afgani sono spesso costretti a vivere senza una fissa dimora, privati della stessa dignità che il diritto di asilo dovrebbe loro restituire. A volte non ottengono l'iscrizione anagrafica, restando quindi esclusi dall'accesso a servizi pubblici essenziali”. Per questo, a causa dell'inadeguatezza del sistema di accoglienza e di integrazione, “la protezione internazionale rischia di trasformarsi in un titolo onorario, che non ha nulla a che vedere con la vita quotidiana dei rifugiati”.
La Giornata di quest'anno vuole porre l'accento proprio sulla necessità di deguare il sistema di accoglienza alle reali necessità dei rifugiati, nonché alla legislazione internazionale, spesso disattesa del nostro Paese. Tra le iniziative promosse per l'occasione dell'Unhcr, c'è l'illuminazione del Colosseo questa sera, quando sul monumento si leggerà “Giornale mondiale del rifugiato”. A New York, gli ultimi 30 piani dell'Empire State Building saranno illuminati con il blu delle Nazioni Unite. A Shangai, presso il padiglione delle Nazioni Unite dell'Expo, sarà ospitata la mostra fotografica di un fotografo afgano intitolata “Invisibili nelle città: le storie dei rifugiati urbani”. Su alcune delle princiopali reti televisive italiane sarà inoltre trasmesso a titolo gratuito uno spot dell'Unhcr dedicata alla Giornata e realizzato da un creativo rifugiato polacco, nonché un video-messaggio di Angelina Jolie, Ambasciatrice dell'Unhcr. Anche Facebook parteciperà all'iniziativa, dando voce ai rifugiati di Malesia, Equoador, Repubblica democratica del Congo e Siria.
Fonte: redattoresociale.it
18 Giugno 2010