Gaza, alta tensione e raid Israele: 8 morti. Cannonata fa 4 vittime: due sono ragazzi


il Messaggero


L’esercito israeliano si dice rammaricato ma accusa Hamas per la recrudescenza degli scontri negli ultimi giorni.


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Gaza, alta tensione e raid Israele: 8 morti. Cannonata fa 4 vittime: due sono ragazzi

Alta tensione nella striscia di Gaza dopo una serie di raid notturni condotti dall'aviazione israeliana e dopo che nella mattinata si sono avuti scontri fra miliziani palestinesi e reparti dell'esercito di Israele. Sabato le milizie di Hamas avevano attaccato, con decine di colpi di mortaio, gli insediamenti agricoli ebraici nel Neghev occidentale in quella che è stata definita la giornata più violenta dalla fine della Operazione Piombo fuso, di due anni fa. E il bilancio delle vittime di oggi parla di otto morti.

La reazione israeliana era scontata e già ieri Hamas aveva ordinato ai suoi miliziani di sgomberare le caserme principali. Nella nottata la aviazione israeliana ha lanciato almeno otto raid, l'attacco più massiccio engli ultimi mesi. Il bilancio è di una ventina di feriti, fra cui donne e minorenni. Fra gli obiettivi colpiti, due campi di addestramento militare, tunnel per il contrabbando e una fabbrica.

Nella mattinata miliziani palestinesi hanno sparato da Gaza contro gli insediamenti ebraici due razzi che sono esplosi senza provocare vittime. In seguito alcuni miliziani sono stati colpiti da un colpo di cannone mentre si apprestavano a sparare un terzo razzo verso il kibbutz di Beeri.

Almeno quattro morti a Gaza, fra cui due ragazzi, quando una cannonata israeliana ha colpito una casa nel rione di Shajaiyeh, a est di Gaza City, uccidendo quattro persone, tre delle quali della stessa famiglia, e ferendone altre dieci. Le vittime accertate sono Mohammed Jihad Al-Hilu di 11 anni, il fratello Yasser Ahed Al-Hilu di 16, Yasser Hamer Al-Hilu di 50 e Mohammed Saber Harara di 20. Israele ha ammesso «l'errore» e ha manifestato rammarico sia in un comunicato del premier Benyamin Netanyahu, sia per bocca del ministro della Difesa, Ehud Barak, in visita negli Usa. Rammarico – espresso in precedenza anche da un portavoce militare, il quale ha riconosciuto apertamente come le vittime fossero civili non coinvolti in un alcun tipo di attività armata – che non manca però di far ricadere la responsabilità ultima per l'uccisione degli innocenti su Hamas: accusato di sparare in modo deliberato da aree densamente abitate da civili, trasformati così di fatto in scudi umani. Israele, ha assicurato comunque Netanyahu, non vuole un inasprimento della situazione.

In serata incursione di un drone israeliano, un cui missile ha centrato a Gaza City, nel quartiere di Zeitun, un commando di miliziani della Jihad Islamica impegnato a lanciare razzi verso la città di Ashqelon, uccidendone quattro.

Israele e Hamas si scambiano da giorni accuse sulla resposabilità della recrudescenza delle violenze, che avviene sullo sfondo di una possibile visita a Gaza del presidente dell'Anp Abu Mazen, la prima negli ultimi quattro anni. Nei giorni scorsi un dirigente di Kadima, l'ex ministro della difesa Shaul Mofaz, ha affermato che se gli attacchi da Gaza proseguissero Israele dovrebbe cercare di favorire l'abbattimento del regime di Hamas. Da queste parole Hamas ha ricavato l'impressione che Israele voglia accelerare i tempi, per sfruttare gli sconvolgimenti in corso in diversi Paesi arabi.

Fonte: www.ilmessaggero.it

Martedì 22 Marzo 2011, ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Marzo – 00:00

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