Finanziaria 2008: Il Governo stanzia solo 100 miseri milioni di euro in più per la cooperazione


La redazione


L’Associazione delle Ong italiane: “Lanciamo un appello forte a tutte le forze politiche perchè con la discussione parlamentare dei prossimi mesi si corregga questo incomprensibile arretramento del Governo sulla cooperazione internazionale, come minimo confermando la tabella di marcia prevista nel DPEF”.


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Finanziaria 2008: Il Governo stanzia  solo 100 miseri milioni di euro in più per la cooperazione

Roma, 29 settembre 2007. Ieri in serata il Consiglio dei Ministri ha approvato il Testo della Legge Finanziaria 2008 – 2010, insieme ad un Decreto fiscale all’interno del quale sono contemplate somme per il pagamento dei debiti dell'Italia in ambito internazionale.

"Finalmente con i circa 1.000 milioni stanziati nel Decreto fiscale vengono ripianati i debiti accumulati negli anni dal governo precedente, riallineando l'Italia rispetto agli impegni presi con la comunità internazionale. Ricorrendo in particolare al cosiddetto "Tesoretto" il Governo ha stanziato le risorse necessarie a sanare il debito con il Fondo Globale per la lotta all'Aids e con le altre agenzie e programmi internazionali. E' questo uno sforzo importante fatto dal Governo Prodi, ma con grande delusione dobbiamo constatare che questo atto coraggioso non trova continuità e prospettiva nella Finanziaria 2008 – 2010, sostiene Sergio Marelli, presidente della Associazione ONG italiane che raggruppa 160 ONG.

La Finanziaria 2007 aveva stanziato 3.000 milioni di euro per l'APS (pari allo 0,21% del PIL), cifra inadeguata e incoerente con le dichiarazioni pre-elettorali della attuale compagine governativa, ma finalmente corretta con il DPEF 2008 approvato a luglio di quest’anno con il quale tale somma veniva portata a 4.700 milioni (pari allo 0,33% del PIL).

"A luglio avevamo salutato con grande positività la previsione fatta con il DPEF grazie alla quale, sebbene con un anno di ritardo rispetto agli impegni assunti con l'Unione Europea, l'Italia si sarebbe riallineata con dignità di fronte alla comunità internazionale – dichiara Marelli– un giudizio positivo corroborato dalla proiezione per il 2009 e 2010 di cifre crescenti fino al  raggiungimento dello 0,51% per 2010 come convenuto con l'UE".

"La sorpresa di oggi è vedere che invece dei 1.700 milioni di euro aggiuntivi promessi con il DPEF, il Governo decide di stanziare  solo 100 miseri milioni di euro/anno per il triennio 2008 – 2010. Con stupore dobbiamo registrare che questa scelta segna di nuovo una battuta di arresto per l'Italia ed un enorme passo indietro fatto dal Governo che si dimostra ancora incapace di essere all'altezza degli altri Paesi della UE rischiando di mettere di nuovo a repentaglio la reputazione internazionale acquisita con le scelte e le azioni  operate in altri campi della politica internazionale. Quella del Governo è una decisione doverosa nei confronti del passato ma che pregiudica il futuro dato che con la somma approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, già con il prossimo anno dovremo rincorrere gli altri Paesi UE e si riprodurrà la situazione di inadempienza rispetto agli impegni internazionali".

Nonostante nei giorni scorsi il Ministro degli Esteri D'Alema abbia tentato un'ultima mediazione inviando una richiesta formale al Ministro Padoa Schioppa con la quale, viste le prime bozze della Finanziaria, chiedeva almeno il mantenimento di uno stanziamento di 1.000 milioni di euro, invece dei 1.700 promessi con il DPEF, il Ministro dell’Economia ha ancora una volta deciso per altre priorità. 

Conclude Marelli "Già da oggi lanciamo un appello forte a tutte le forze politiche perchè  con la  discussione parlamentare dei prossimi mesi si corregga questo incomprensibile arretramento del Governo sulla cooperazione internazionale, come minimo confermando la tabella di marcia prevista nel DPEF: questa è l’unica misura possibile per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio sottoscritti dall’Italia in sede ONU e per rimettere il nostro Paese al passo con gli altri stati membri della UE."   


Ufficio Stampa Associazione ONG Italiane

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