E’ stato forse il peggior ferragosto della storia recente afgana: mentre oggi a Kabul si tenevano i funerali delle decine di studenti (almeno 34) uccisi da un kamikaze dell’auto proclamato Stato islamico che mercoledi si è fatto esplodere davanti un istituto frequentato da sciiti che si stavano preparando per gli esami, la capitale è tornata sotto attacco. Un gruppo di uomini armati ha preso di mira un centro di training militare dell’intelligence afgana con un attacco che è durato sei ore. Tutti e tre i guerriglieri sarebbero stati uccisi mentre il bilancio della sparatoria, condotta dai guerriglieri da una casa vicina in costruzione, si sarebbe concluso con soltanto sei feriti. Ma anche altrove si è combattuto duramente.
La stampa afgana riferisce che nella zona di Baghlan (Nord) sono stati uccisi mercoledi almeno 35 soldati e 10 poliziotti dopo che i talebani avevano preso possesso martedi notte di una base militare nel distretto di Baghlan-e-Markazi. A Zabul nell’Est, sempre martedi, i talebani (alcune centinaia secondo fonti locali) hanno attaccato un check point nella città capoluogo di Qalat. Altri incidenti si sono verificati nel distretto di Arghandab a Kandahar.
La settimana era iniziata male già lunedi: mentre era in corso la battaglia di Ghazni, truppe afgane si sono arrese ai talebani lasciando nelle loro mani per 48 ore la base militare di Chenayeeha, nel distretto di Gormach, nella provincia di Faryab.
Infine Ghazni, di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi: la battaglia, durata cinque giorni nel cuore della città, mostra ora un bilancio ben diverso da quanto era stato detto inizialmente: le vittime civili sarebbero almeno tra 200 e 250 ma la Afghan Red Crescent Society teme che i numeri saliranno ancora. Intanto è arrivata la denuncia diuuna famiglia di Koshhal Mina, un’area residenziale della città di 270mila abitanti. Almeno sedici membri della famiglia sarebbero stati uccisi durante un raid aereo iniziato alle 10 di sera di martedi quando la battaglia stava ormai andando verso la sua fase finale. I raid avrebbero praticamente distrutto intere abitazioni di civili e sono state molto probabilmente condotte da aerei americani.
Quanto ai danni materiali, la Camera del Commercio e Industria di Ghazni ha fatto una prima stima dei danni al settore privato: 50 milioni di dollari durante i quattro-cinque giorni di battaglia iniziata nella giornata di venerdi scorso.
Fonte: http://emgiordana.blogspot.com
17 agosto 2018