Estelle in rotta verso Gaza. “Parlatene”


Bruna Iacopino


Estelle ha 92 anni ma se li porta bene. Talmente bene che è decisa a portare a termine la sua missione in barba ad uno degli eserciti più potenti del mondo, quello israeliano.


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estelle

Estelle ha 92 anni ma se li porta bene. Talmente bene che è decisa a portare a termine la sua missione in barba ad uno degli eserciti più potenti del mondo, quello israeliano. Estelle è il vecchio peschereccio partito dalla Finlandia e passato per l’Italia prima La Spezia e poi Napoli ( il 6 ottobre) alla volta della Striscia di Gaza, nume tutelare Vittorio Arrigoni.
Siamo alla Freedom flotilla III la missione internazionale che per la terza volta tenta di rompere l’assedio su quel piccolo lembo di terra. Che sono pacifisti lo rivendicano e le ispezioni effettuate a bordo nei diversi porti toccati sembra confermarlo: libri, stampelle, giocattoli, sedie a rotelle, cemento, due alberi di ulivo… questa la lista resa nota dagli attivisti della Estelle, che, dalla nave, da quando sono partiti, tentano di rompere un altro muro: quello del silenzio che li circonda, colpevolmente, e nonostante le minacce ricevute da parte israeliana.
“… conosciamo troppo bene le pressioni a cui siete sottoposti e i veti che riguardano qualsiasi cosa avvenga nella terra di Palestina. Ma sappiamo che siete persone di coscienza, ce lo avete dimostrato individualmente in tante occasioni.” Così l’equipaggio della Estelle si rivolge al mondo dell’informazione, anche italiano, il 13 ottobre scorso.
“Ci sembra di ripetere . Scrivono- un copione già scritto: anche nel 2010 cercavamo inutilmente di attirare la vostra attenzione sulla Flotilla che stava partendo…poi siete stati voi a cercarci, dopo l’assassinio di 9 pacifisti. Per favore, questa volta non aspettate che ci siano i morti per dare notizie.”

Allora sono loro a indicare le notizie degne di attenzione, a partire dalla composizione dell’equipaggio: principalmente israeliani ed ebrei contrari all’occupazione, unitamente a membri del Parlamento Greco, Norvegese, Svedese e Spagnolo.
Fra loro anche un attivista italiano Marco Ramazzotti Stockel, di chiara origine ebraica che tiene a sottolineare: “ Non è possibile immaginare – dice- che un ebreo possa pensare che la propria salvezza, dalle shoah ai progrom, venga dal maltrattare altre popolazioni. I palestinesi sono dei maltrattati.”
E se Marco ha origini ebraiche Elik Elhanan è israeliano, ex paracadutista nell’esercito.
L’arrivo al largo delle coste di Gaza è previsto per sabato,  a patto che Israele non decida di intervenire “con la forza” prima.
Fonte: www.articolo21.org
18 ottobre 2012

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