Egitto: manifestazione di Cgil, Cisl e Uil

La redazione

Cgil, Cisl e Uil unendosi all’appello della Confederazione Internazionale dei Sindacati (Csi – Ituc) indicono l’8 febbraio alle ore 18 una manifestazione di fronte all’Ambasciata egiziana, contro la sanguinosa repressione delle pacifiche manifestazioni, per la democrazia, il lavoro dignitoso in Egitto.

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CGIL CISL UIL hanno espresso ed esprimono ferma condanna nei confronti delle autorità egiziane per la repressione violenta delle manifestazioni pacifiche del Cairo e di in molte altre città egiziane.  Una repressione caratterizzata in questi ultimi giorni da gravissimi episodi  pilotati dal governo con l’intervento armato da parte di gruppi e fazioni di sostenitori dell’attuale regime e l’infiltrazione di poliziotti contro inermi manifestanti, che ha causato  decine morti e migliaia di  feriti,  e l’arresto di centinaia di persone.

CGIL CISL UIL sostengono le grandi e pacifiche manifestazioni popolari, che hanno visto la partecipazione di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici e  di numerosi sindacati indipendenti,  che, nonostante la durissima repressione del governo egiziano e di  gruppi armati  pilotati dal governo, continuano a riempire le città dell’Egitto e in particolare il Cairo.

CGIL CISL UIL ribadiscono la richiesta avanzata anche dall’ONU, che il governo  ponga fine alla repressione, accolga le richieste di democrazia, libertà, rispetto dei diritti fondamentali, contro l’aumento dei prezzi, la disoccupazione, il dilagare della povertà che vengono dal popolo egiziano
CGIL CISL UIL chiedono  che sia garantita la libertà dei cittadini a manifestare,  e che si instauri da subito un processo democratico rappresentativo ed inclusivo, che rispecchi la reale volontà del popolo egiziano.

Le proteste in Egitto, Tunisia, Algeria, Libia ed in altri paesi del Nord Africa richiedono risposte urgenti alle domande pressanti di nuove regole democratiche e di politiche economiche e sociali eque.

CGIL CISL UIL chiedono al governo italiano e all’Unione Europea di sostenere le rivendicazioni popolari, di favorire i processi di transizione democratica, di promuovere politiche di cooperazione che abbiano al centro i temi del lavoro dignitoso, della democrazia, dello sviluppo sostenibile, e della  redistribuzione del reddito nei paesi del Nord Africa, nell’ambito di una rinnovata e paritaria partnership euromediterranea.