ECOWAS: in Niger elezioni illegittime


Nigrizia.it


La Comunità Economica dell’Africa Occidentale ha deciso di sospendere il Niger, giudicando illegittime le elezioni che si sono svolte nel paese. Bassissima l’affluenza alle urne.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
ECOWAS: in Niger elezioni illegittime

«Le elezioni che si sono tenute in Niger, sono un chiaro tentativo delle autorità per radicare l'illegalità costituzionale che attualmente prevale nel paese», con queste parole, il portavoce del presidente nigeriano Umaru Yar'Adua, presidente di turno della Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale (Ecowas), ha spiegato la decisione di sospendere il paese dall'organizzazione, giudicando illegittime le elezioni legislative che si sono svolte ieri nel paese.

Dal canto suo, il governo nigerino ha lamentato l'assenza di comunicazioni ufficiali da parte dell'Ecowas, vittima di «un fraintendimento», secondo il portavoce del presidente Mamadou Tandja.Intanto, il boicottaggio annunciato dall'opposizione, sembra aver dato i suoi frutti. Alle urne si sono presentati solo una minima parte dei 6 milioni di elettori.

La tensione politica nel paese nasce dalla decisione, assunta dal presidente Tandja, di indire un referendum per modificare la Costituzione in suo favore. La nuova Carta Costituzionale, approvata proprio tramite referendum, lo scorso agosto, consente, infatti, al presidente di rimanere al potere per altri tre anni dopo la scadenza del mandato, altrimenti prevista il prossimo dicembre, eliminando il limite dei due mandati presidenziali consecutivi.

Dopo aver sciolto il parlamento in maggio, Tandja ha azzerato la Corte Costituzionale, e governato il paese attraverso decreti. In più occasioni l'opposizione ha parlato di un «colpo di stato» definendo le elezioni «una farsa elettorale per dare un volto democratico al potere». «Ora servono sanzioni più severe» ha fatto sapere la Casa Bianca, esortando l'organizzazione regionale a prendere misure più decise nei confronti del Niger.

Sullo sfondo la questione ancora tutta aperta della ribellione tuareg nel nord. La rivolta del Movimento dei Nigerini per la Giustizia è ripresa nel 2007, coinvolgendo anche paesi limitrofi, come il Mali. Lo scontro nasce dallo sfruttamento del sottosuolo, ricco di uranio, nelle regioni settentrionali. Sfruttamento che avrebbe provocato gravi danni alle popolazioni locali. Dal 1972 la Francia è la principale destinataria delle esportazioni di uranio nigerine, comprate da colossi come Areva, a prezzi inferiori a quelli di mercato.

Fonte: nigrizia.it
22 Ottobre 2009

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento