Decine di morti in Siria, molti i bambini


RaiNews


Oltre 150 morti, più di 80 nella sola Aleppo, tra cui una quarantina di bambini. È il bilancio dell’ennesima giornata di guerra civile in Siria fornito dagli attivisti dei comitati locali dell’opposizione siriana.


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A Syrian child stands next to rebel fighters checking a house that was damaged in bombing by government forces in Marea, on the outskirts of Aleppo, Syria, Tuesday, Sept. 4, 2012. (AP Photo/Muhammed Muheisen)

Oltre 150 morti, più di 80 nella sola Aleppo, tra cui una quarantina di bambini. È il bilancio dell’ennesima giornata di guerra civile in Siria fornito dagli attivisti dei comitati locali dell’opposizione siriana.

I gruppi siriani per i diritti umani hanno denunciato che le forze di Damasco hanno bombardato zone civili in mano ai ribelli gettando barili pieni di esplosivo dagli elicotteri. A essere presi di mira sono stati i quartieri di Sakhur, Ard al-Hamra e Haydariyeh, precisa l’Osservatorio siriano per i diritti umani, causando almeno 83 morti, tra i quali molti bambini, e decine di feriti. Il precedente bilancio era di 36 morti. In tutto il paese, ieri, sono state uccise 135 persone, tra cui 38 minori.

Gli attacchi si sono verificati dopo che la Mezzaluna rossa siriana aveva consegnato un carico di cibo a medicine al carcere di Aleppo, assediato dai ribelli da otto mesi.

Lo denuncia l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che mostra un video nel quale si vede un incendio in una stradina coperta da detriti e polvere dopo un raid aereo dell’aviazione del regime siriano nel quartiere di Karam el-Beik. Altri video mostrano invece persone che trasportano feriti avvolti in coperte e bulldozer che rimuovono macerie in un quartiere distrutto.

Volontari della protezione civile hanno invece spiegato ad al Jazeera di aver tentato tutta la notte di prestare soccorso. “Più di dieci zone di Aleppo sono state colpite da pesanti bombardamenti” con “missili e barili con esplosivo”, ha detto un membro della protezione civile, con una tecnica di terra bruciata sempre più utilizzata negli ultimi tempi da parte delle forze fedeli al regime di Bashar al-Assad.

In risposta all’attacco, diverse fazioni ribelli hanno avvertito che tutte le installazioni militari e di sicurezza del circondario sono divenute automaticamente obiettivi legittimi, e hanno dato 24 ore di tempo agli abitanti delle zone interessate affinchè se ne allontanino.

In un’intervista ad al-Jazeera Andrew Tabler, analista dell’Istituto di Washington per la Politica del Vicino Oriente, ha detto che l’ultimo attacco mostra la determinazione del regime di Assad nel voler riprendere Aleppo. “Il regime di Assad ha truppe per riprendersi a zona – ha detto Tabler -. La questione è se hanno abbastanza truppe per tenerla”.

Fonte: http://www.rainews.it
16 dicembre 2013

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