Da Reggio Calabria per vivere tre giornate speciali
Uno dei 4000 al Meeting
Meeting dei 1000 giovani. Io c’ero… Sono tantissimi, pronti a mettersi in gioco, ci stimolano, ci provocano, ci invitano a seguirli. E noi lo facciamo!
E’ venerdì 23 settembre u.s., sono le 14,00 e, con Peppe A., siamo appena arrivati a Foligno dove ci accoglie fraternamente Renzo A. con gli altri AS della bella Comunità del Foligno 2. Siamo ospiti della base scout Masci-Agesci, realizzata all’indomani del terremoto, nei containers: il simbolo dell’emergenza diventato simbolo di costruzione e di accoglienza.
Nel visitarla, ci rendiamo conto del gran lavoro fatto e dell’importanza di poter disporre di una base dove realizzare attività ed incontri, dove ospitare coloro che vi giungono da altre località, in quel clima di fraternità ed essenzialità che dovrebbe contraddistinguere sempre il nostro essere scout. E’ bello anche che la base sia condivisa con l’Agesci, segno di “vicinanza di percorsi”, di valori comuni per cui spendersi e di strade che in più occasioni si incrociano con naturalezza pur nelle differenze generazionali.
Da Foligno ci spostiamo a Bastia Umbra dove sta per iniziare il Meeting 1000 Giovani per la pace: Pace – Lavoro – Futuro. All’entrata una frase di T. Terzani “Questo è il tempo in cui bisogna pensare nuovo, bisogna pensare in grande, senza pregiudizi, senza vecchi modi di reagire, senza tutta quella zavorra di sciocchezze che oggi assordano i giovani e li rendono sempre più delusi e senza speranza”. Mi piace. Spesso nei nostri incontri si sente parlare dei giovani in modo riduttivo, ma anche in questa occasione loro sono qui, sono tantissimi, pronti a mettersi in gioco, ci stimolano, ci provocano, ci invitano a seguirli. E noi lo facciamo!
Libertà, informazione, partecipazione e responsabilità fra i temi più ricorrenti, di ampio raggio la prospettiva, utili i seminari (ho partecipato a quello sugli Enti locali), di alto spessore le testimonianze nei laboratori! Fra le tante quella di Odei, rappresentante di un’organizzazione che si batte per la libertà d’espressione e la democrazia in Irak, al quale hanno rapito per alcuni giorni la bimba al fine di dissuaderlo a continuare.
Dalla terra di San Francesco il tentativo di sostituire con il confronto lo scontro tra i popoli! E don Ciotti, nell’intervento di chiusura del Meeting, alla vigilia della Marcia, ha riscaldato animi e cuori. Ha ricordato a tutti che parlare di pace vuol dire parlare di democrazia, una democrazia sorretta dalla giustizia e dalla dignità umana, una democrazia che non può reggere senza impegno e responsabilità. Perché la pace và percorsa, non possiamo aspettarla, dobbiamo andarla a cercare. “Accanto a molta gente che vuole vivere in pace noi vogliamo vivere per la pace”.
Dopo una bella cena nella base con gli altri AS di Foligno, con Alberto e Paola, con Maurizio di Aosta, con Carmelo ed altri AS di Messina, ci confrontiamo insieme sulle difficoltà incontrate nei territori… come vecchi amici! E l’indomani, appuntamento con tutti per la Marcia promossa per la prima volta da A. Capitini nel 1961. Non ci avevo mai partecipato e non la immaginavo così! Senza un inizio ed una fine: infinita! Ognuno si immetteva di continuo, singoli e gruppi, italiani e stranieri, a piedi ed in carrozzina, con striscioni e con bandiere, con canti e con preghiere… tutta l’umanità marciava, insieme verso la stessa direzione, lo stesso sogno: la PACE!
E il giorno dopo l’umanità era di nuovo insieme, alla 26° World Conference sul bellissimo lago di Como, negli AS di tutto il mondo che in spirito di fratellanza e senza limite alcuno si ritrovavano per condividere cammini di crescita nei rispettivi Paesi. Promuovendo politiche di denuncia delle violenze perpetrate ai danni di giovanette, donne e bambini, sostenendo percorsi di liberazione e democrazia, abbracciando azioni di tutela dei beni comuni. E proprio trattando di beni comuni, il prof. Morandini ha evidenziato l’importanza di rinnovare responsabilmente gli stili di vita all’interno delle nostre società avanzate.
Sì, le differenze di latitudine si avvertivano, ma non negli intenti, ma nelle diverse fogge delle divise che coloravano gli scenari, nei veli delle indiane, nei copricapi delle africane, nei cangurini con cui gli australiani promuovevano il prossimo incontro a Sidney. Preziosa occasione di confronto e di festa, condivisa (anche qui!) con l’Agesci locale che ci ha regalato la bella animazione serale di Pot, sempre sui beni comuni. Le mostre, i pasti nei tendoni, le notti in Convento, le lodi arricchite da preghiere donate da ospiti venuti da lontano ma vicini nella fede, Riccardo che guida i lavori in inglese, il servizio di coloro che si sono prodigati perché tutto funzionasse, la portoghese Mida R. eletta Presidente della ISGF – AISG e la nostra Virginia B. eletta membro del Comitato mondiale… in una World Conference che ha promosso una figura femminile impegnata, serena e cosciente del ruolo significativo che può e deve giocare ogni giorno in tutto il mondo. Auguri Virginia, che sia un buon lavoro e porti tanti frutti! Ed un ringraziamento speciale al Signore per i doni elargiti senza risparmio in questi giorni!
A presto amici e buona strada
Maria Laura Tortorella, AS RC 4
Incaricata Città MASCI Calabria