Contro l’ennesimo scudo spaziale, sciopero della fame


La redazione


La Campagna di Supervisione 2020 di Mayors for Peace esprime tutta la solidarietà alle proteste contro l’istallazione di uno scudo spaziale nel cuore dell’Europa.


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Contro l’ennesimo scudo spaziale, sciopero della fame

La protesta nella Repubblica Ceca diventa sempre più forte: due terzi della popolazione cecoslovacca è contraria all’istallazione di uno scudo stellare in territorio ceco. E proprio per ribadire con fermezza la volontà di non tornare ad un ennesima corsa agli armamenti due giovani esponenti del movimento ceco contro la base radar statunitense, Jan Tamas e Jan Bednar,  hanno iniziato lo scorso 13 maggio uno sciopero della fame. La protesta è stata appoggiata da esponenti di spicco della società civile, tra cui Noam Chomsky, scienziato, filosofo ed esperto di comunicazione statunitense, che ha scritto una lettera aperta ai due giovani esprimendo tutto il suo appoggio alla protesta contro “un piano che dovrebbere essre di difesa, ma che in realtà è un’arma di attacco, non si tratta solo di uno scudo, ma di un’abilitazione all’azione”. In molte città europee si stanno formando spontaneamente sit in e presidi permanenti per manifestare in favore dell’autonomia cecoslovacca che dopo essersi liberata del peso dell’Urss non vuole oggi permettere nuove ingerenze.
Solidarietà è giunta anche dalla Campagna di supervisione 2020 di Mayors for Peace, un’associazione no profit di sindaci con l’obiettivo di mettere al bando tutte le armi nucleari entro il 2020.
In un comunicato stampa pubblicato mercoledì 21 maggio 2008, la Campagna di Supervisione di Mayors for Peace 2020 esprime tutta la sua solidarietà e il suo supporto ai due giovani cittadini cecoslovacchi Jan Tamas e Jan Bednar che hanno fatto 9 giorni di sciopero della fame nello sforzo di concentrare l’attenzione di tutti sull’imposizione di un missile radar di difesa nazionale contro la popolazione cecoslovacca.
Mayors for Peace è profondamente cosciente che la realizzazione di qusto progetto, inclusa l’istallazione di un interceptor in Polonia, sta aumentando le tensioni internazionali, sta generando una nuova corsa al riarmo ed è un ulteriore passo verso la militarizzazione e il controllo dello spazio. Dal momento che più dei due terzi dei cittadini cecoslovacchi è contro questo progetto la Campagna di Supervisione 2020 supporta l’appello per un referendum per decidere su un tema così importante.
Luc Dehaene, sindaco di Ypres e presidente della Campagna di Supervisione Mayors for Peace 2020,  ha dichiarato :“ i sindaci cecoslovacchi hanno richiesto il nostro supporto
 ai loro sforzi per fermare le crescenti tensioni in Europa. Come sindaci ci dobbiamo confrontare troppo spesso con i risultati dei giochi di potere internazionale e i piani militari in cui le vittime potenziali sono le nostre città. Per le nostre città è giunto il momento di alzare la voce, perché non possono essere ancora obiettivo di  strategie militari. È nostro compito proteggere le nostre città e i nostri cittadini e applaudiamo questi giovani coraggiosi che usano la strada non violenta mostrata da Gandhi per promuovere liberamente, pubblicamente e democraticamente il pensiero di tanti cittadini cecoslovacchi”.

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