Contro il ddl il “popolo anti bavaglio”


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Ieri la manifestazione a Roma. Poi l’annuncio al termine del vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli: “Alla Camera la prossima settimana affronteremo le intercettazioni”, spiega il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi. E le opposizioni insorgono: legge bavaglio, censura, operazione non urgente.


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Contro il ddl il "popolo anti bavaglio"

La maggioranza di governo non vuole "litimitazioni alle intercettazioni per quel che riguarda la lotta contro la criminalità, ma vuole regolamentarne l'uso
perverso che se ne fa rispetto alla vita privata". Lo ha ribadito il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ospite di Unomattina su Raiuno.

Bombardato

"Fino a quando Berlusconi non è sceso in campo in politica non ha avuto problemi con la giustizia – ha aggiunto Cicchitto – Dal 1994 è sottoposto a un bombardamento giudiziario che ha tendenze ad accentuarsi e che dal 2008 ha avuto un salto di qualità, nel senso che attraverso le intercettazioni ci si occupa della vita privata, e in Italia dai tempi degli anni Cinquanta fino al 2008 non ci era mai occupati della vita privata degli uomini politici, ci si misurava sui dati politici".

Oggi a me domani a te

E ancora: "Occuparsi della vita privata della gente introduce un imbarbarimento, che oggi riguarda Berlusconi e domani riguarderà altri, e ci avviamo verso una situazione che rischia di creare una sfasatura tra questi aspetti e l'esigenza di occuparsi di ben altro che del gossip, penso a temi decisivi come la politica socio-economica del Paese".

"Ce la potremmo fare in almeno due settimane"
"Il problema è individuare le modalità, ovvero il modo di concordare le proposte con l'opposizione", dice al Messaggero il deputato del Pdl Maurizio Paniz, membro
della Giunta per le autorizzazioni a procedere e della commissione Giustizia della Camera. Paniz si mostra ottimista sull'approvazione della proposta di legge in materia di intercettazioni e nega che sulla legge ci sia stata un'accelerazione.
"Risale al 2007 l'approvazione da parte della Camera della riforma Mastella e sono passati due anni da quando il Senato ha approvato la legge proposta dall'allora Guardasigilli Alfano. E' una normale evoluzione".

Tutela della privacy

Il deputato si dice "aperto ai contributi dell'opposizione". Per questo, spiega, "penserei di poter recuperare una parte del testo Mastella, soprattutto il
punto in cui si dichiara il no alla pubblicazione di quelle intercettazioni che intaccano la privacy dei cittadini e non hanno un interesse pubblico". Le preoccupazioni sulla legge, prosegue Paniz, sono "totalmente ingiustificate. Nessuno – assicura – vuole
eliminare il principio di fondo per il quale le intercettazioni sono importanti come strumento di indagine. Noi contestiamo l'eccesso di intercettazioni ed il tempo di durata".

Barricate
"Faremo dura opposizione al ddl intercettazioni – dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti – perché non accettiamo che per coprire i rapporti del presidente del Consiglio con escort e faccendieri si metta in discussione un importantissimo strumento di ricerca della prova e si leda il diritto di cronaca. Presenteremo un corposo pacchetto di emendamenti e utilizzeremo tutte le armi parlamentari a nostra disposizione a partire dalle pregiudiziali su cui si votera la prossima settimana". "Il neo ministro Palma – conclude – sbaglia di grosso: non c'è alcuna urgenza di approvare quel testo".

Una voce fuori dal coro
"Le intercettazioni sono uno strumento indispensabile per perseguire i reati della
criminalita' organizzata. Se fossero eliminate la mafia festeggerebbe", fa notare l'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu (Pdl), intervistato da "Otto e Mezzo". Secondo il presidente dell'Antimafia un intervento legislativo sarebbe "accettabile solo se mirato ad eliminare gli abusi. Non deve comunque toccare né l'efficacia
dello strumento, né la libertà di informazione".

Fonte: RaiNews

30 settembre 2011

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