Condannata San Suu Kyi. Altri 18 mesi agli arresti. Tg aprano a reti unificate


Articolo 21


Il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti: “Per una volta ci piacerebbe davvero che tutti i tg, a reti unificate, dedicassero oggi la loro apertura a questa vergognosa condanna ridando memoria degli avvenimenti".


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Condannata San Suu Kyi. Altri 18 mesi agli arresti. Tg aprano a reti unificate

“La nuova condanna inflitta dalla giunta militare birmana sostenuta dal governo cinese, al premio nobel per la pace Aung San Suu Kyi, e al pacifista Usa, rappresentano una grave ferita al diritto internazionale e a quanti ancora credono nella inviolabilità dei diritti umani e civili. Ci auguriamo che questa indignazione vada oltre lo sdegno verbale e si trasformi in una pressione reale e asfissiante nei confronti della Birmania e dei suoi alleati”. Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Per una volta ci piacerebbe davvero che tutti i tg, a reti unificate, dedicassero oggi la loro apertura a questa vergognosa condanna ridando memoria degli avvenimenti e restituendo la parola a quegli oppositori che, in patria e soprattutto in esilio, stanno tentando di contrastare un regime barbaro e sanguinario”.

“Dagli oppositori – spiega Giulietti – attraverso Cecilia Brighi, la coraggiosa sindacalista del sindacato internazionale, è arrivata anche la richiesta ad organizzare una catena di aiuti per far funzionare tre emittenti capaci di trasmettere nel territorio birmano; l’Italia potrebbe accogliere questa richiesta coinvolgendo le principali aziende del settore, la federazione e degli editori e quella dei giornalisti”. “Tra le varie iniziative che cu vedranno impegnati su questi temi – conclude il portavoce di Articolo21 – vogliamo ricordare quella dell’11 settembre prossimo nell’ambito della Biennale del Cinema in collaborazione Cinecittà Luce per una sezione dedicata al tema dei diritti umani negati, dalla Russia, alla Cina, dall’Iran alla Birmania di Aung San Suu Kyi”.

Fonte: articolo21.info
12 Agosto 2009

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