Ciao Don Angelo.. che le tue parole siano profetiche!


La redazione


Pubblichiamo un ricordo di Don Angelo Fanucci che ha condiviso il Direttore del settimanale LA VOCE Daniele Morini E’ l’ultimo scritto di don Angelo, la scorsa settimana, per La Voce.  Parla di coronavirus ma soprattutto – come ha fatto spesso – parla di sinistra, con la sua consueta lucidità e la capacità di mettere ogni […]


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Angelo

Pubblichiamo un ricordo di Don Angelo Fanucci che ha condiviso il Direttore del settimanale LA VOCE Daniele Morini

E’ l’ultimo scritto di don Angelo, la scorsa settimana, per La Voce. 

Parla di coronavirus ma soprattutto – come ha fatto spesso – parla di sinistra, con la sua consueta lucidità e la capacità di mettere ogni cosa al suo posto.

Ciao don Angelo, che il tuo sorriso e le tue parole siano profetiche anche stavolta…
NON VINCERA’. NO, NON VINCERA’

Il Covid-19 vuole provare a organizzare altre file di camion militari carichi di bare che vanno verso la cremazione. Non ci riuscirà.
Non ci saranno altre cremazioni non volute da chi le subisce, e non accompagnate dal pianto sommesso di chi avrebbe voluto poter dare l’ultimo saluto, l’addio o, meglio, quell’arrivederci che la fede giustifica e raccomanda.
Non ci riuscirà. Facile dirlo, malauguratamente difficile rinunciare a tutto quello cui si deve rinunciare per raggiungere quell’obiettivo. Mentre scrivo ho sotto gli occhi le manifestazioni di giovani napoletani contro il coprifuoco: non è ancora il lockdown, la chiusura totale, e già la ministra dell’Interno Lamorgese parla di una reazione da guerriglia urbana. Tra le altre, una cosa mi ha colpito: pare che tra i massimi promotori della guerriglia ci siano alcuni Centri sociali promossi dalla sinistra. Ho provato un disagio profondo: ancora una volta “sinistra”, una delle parole più nobili nella nostra storia sociale, viene bistrattata. Sinistra.
La sinistra, con l’articolo determinativo. Per me, un punto assoluto di riferimento. La sinistra designa un grande movimento d’opinione e d’azione che nel Settecento si oppose alla dittatura del liberismo selvaggio, il quale puntava all’ulteriore depauperamento dei poveri, perché – diceva Adam Smith – nel gene culturale dell’uomo non esiste nessuna sollecitazione alla solidarietà. La sinistra ha avuto i suoi teorici, che come Marx ne hanno dato una loro versione tutta ideologica; ha avuto i suoi presunti realizzatori, come Stalin, che ne hanno rivendicato il monopolio e hanno messo in piedi quelle tragiche caricature che furono i socialismi reali dell’Europa dell’Est, dove l’oppressione dell’uomo sull’uomo era chiamata “potere al popolo”, e troppo a lungo anche da noi c’è stato chi ha dato fiducia a quei fantocci. Travisamento totale. Ora, che una sinistra giovanile come quella napoletana trasgredisca, ed esorti a trasgredire, le norme con le quali lo Stato tenta di tutelare la vita, soprattutto quella dei soggetti deboli, è pazzesco. “Lo fanno in nome della libertà”. Ma nella sinistra autentica, quella che nello Stato e nei partiti politici è sempre stata all’opposizione, libertà e senso di responsabilità sono sempre andate a braccetto.
ABAT JOUR di Angelo M. Fanucci
(dal settimanale La Voce n. 37 del 30 ottobre 2020)

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