Caritas Europa: “La povertà è uno scandalo”


Redattore Sociale


Lo slogan della campagna “Zero poverty” inaugurata oggi da Caritas Europa nel quadro dell’Anno europeo per la lotta alla povertà. Lanciata una petizione per chiedere ai governi e alla Commissione europea 4 azioni concrete. L’obiettivo: un milione di firme.


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Caritas Europa: "La povertà è uno scandalo"

BRUXELLES – La povertà è uno scandalo: questo il messaggio centrale della campagna contro la povertà lanciata oggi da Caritas Europa in coincidenza con l’Anno europeo 2010 per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Nel corso di un evento al Parlamento europeo, cui ha contribuito la deputata Elisabeth Schroedter (vice-presidente della commissione parlamentare per l'occupazione e gli affari sociali), Erny Gillen (presidente di Caritas Europa), Paolo Pezzana e Partizia Cappelletti (in rappresentanza di Caritas Italia) hanno presentato la visione del mondo che verrà veicolata attraverso la campagna “Zero Povety – Act Now” (ovvero, “povertà Zero – Agire Ora”).

“La povertà è uno scandalo: che altro può essere, quando poco più di 40 anni dopo che il primo uomo ha camminato sulla luna, ci sono ancora gli esseri umani in grado di provvedere ai loro bisogni più elementari, come il cibo, riparo, calore?”: nel mondo auspicato da Caritas nessuno dovrebbe essere costretto a vivere per strada o morire prematuramente per non potersi permettere l'assistenza sanitaria. Nel corso dell’evento è stato presentato il “Libro della povertà” in cui vengono definiti i principi della lotta alla povertà. Una situazione che per Caritas non significa tanto mancanza di mezzi finanziari ma di benessere. Secondo quanto contenuto nel libro, è basilare che siano sostenute e rafforzate le tre fonti tradizionali di benessere sociale: il mercato del lavoro, la famiglia e lo stato sociale, affinché poveri ed emarginati possano diventare davvero autosufficienti e ripristinare la propria dignità.

Caritas ritiene che per combattere veramente la povertà, la società debba affrontarne le cause alla radice, piuttosto che rispondere alle conseguenze. Oggi, le politiche sociali sono ancora rivolte a sostenere i poveri, ma per Caritas l'accento deve essere posto sule politiche che possono impedire lo svilupparsi della spirale di povertà, in particolare nelle prime fasi della vita di un individuo.

Inoltre Caritas ha lanciato una petizione in cui si chiede ai governi europei di impegnarsi su quattro fronti: porre fine alla povertà infantile, garantendo assegni alle famiglie per ogni figlio, a prescindere dallo status dei loro genitori; sicurezza, ovvero garantire uno standard minimo di sicurezza sociale per tutti; garanzia sanitaria universale e rafforzamento dello stato sociale; posti di lavoro dignitosi e con salari decenti. L'obiettivo è raggiungere un milione di firme di cittadini provenienti da un numero significativo di Stati membri. Tale risultato obbligherebbe la Commissione europea a presentare adeguate proposte legislative, in base al diritto d’iniziativa popolare, una delle principali innovazioni del Trattato di Lisbona.

Fonte: Redattore Sociale

27 gennaio 2010

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