Cara Rai…


La redazione


Clicca qui e leggi le tre cose che chiediamo alla Rai. Ti vogliamo: + aperta, plurale e sincera. Dunque più bella. La raccolta firme partirà da Gennaio.


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Cara Rai...
*La RAI è un servizio pubblico, come la scuola,
pagato direttamente dai cittadini per oltre il 50%.

Cara Rai*

io ___________________________________ ho pagato il canone

ti voglio + aperta, plurale e sincera.
Dunque più bella.

Ti chiedo tre cose:

•    5 minuti al giorno, in prima serata, dopo il TG1 della sera, per illustrare un’idea positiva, “una buona idea”: per far sì che ogni sera la gente possa imparare una cosa speciale che può migliorare la nostra vita e apra il cuore e la mente al mondo e alle persone che lo abitano;

•    1 trasmissione settimanale
, su Rai1, Rai 2 e Rai 3, in prima serata, a carattere popolare, di alta qualità e di grande approfondimento sui diritti umani e sui temi più scottanti dell’umanità: una trasmissione per conoscere le sfide che ci coinvolgono e discutere le possibili soluzioni;

•    1 struttura e una linea editoriale denominata “La RAI per i diritti umani” dedicata alla produzione e al coordinamento di programmi, “fiction” e servizi sui diritti umani, la pace e la nonviolenza da inserire nei notiziari, nelle trasmissioni di intrattenimento, divulgazione, inchiesta e approfondimento di tutta la Rai.

Voglio +
•    più attenzione alle persone e meno pettegolezzi
•    più testa e meno pancia
•    più inchieste e informazione dal mondo sul mondo
•    più qualità nei programmi di intrattenimento
•    più spazi di cultura, conoscenza e memoria al servizio dei cittadini.

Ti chiedo di
•    portare la vita delle persone e dei popoli in primo piano e in prima serata;
•    rispettare e attuare il contratto di servizio garantendo massima trasparenza nella gestione dei soldi del canone;
•    abolire la pubblicità nelle fasce di programmazione dedicate ai bambini per dare ai nostri figli una formazione più libera e meno condizionata;
•    riportare la musica, il cinema e il teatro di qualità in prima serata;
•    garantire il pluralismo aprendo le porte ai costruttori di pace, ai difensori dei diritti umani, alle organizzazioni della società civile e agli Enti Locali impegnati per la pace, la giustizia sociale e la democrazia internazionale.

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