Brescia testimone di pace dopo cinque anni di assenza
Angela Dessì - www.bresciaoggi.it
Brescia rientra fra i Comuni che fanno parte del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Fitto calendario di iniziative per la Settimana della pace, in programma fino al 9 ottobre 2013.
Dopo cinque anni di assenza il Comune di Brescia torna ad aderire al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani e partecipa attivamente alla «Settimana della Pace» in programma dall’altro ieri al 6 ottobre in tutto il Paese: una «catena di impegno», come ama definirla Papa Francesco, cui l’amministrazione darà corpo ed anima con una serie di iniziative messe in campo dalla Consulta per la Pace e le associazioni del territorio al fine di «testimoniare l’impegno della città a favore della politica della nonviolenza e della tutela degli ultimi», spiega l’assessore Marco Fenaroli. A legare con un sottile filo rosso gli eventi dei prossimi giorni con il digiuno e la preghiera per la Siria dello scorso 7 settembre è, per il titolare della Consulta Massimo Chiappa, la necessità di farsi «portatori attivi» di un messaggio di solidarietà e fratellanza che travalica il tempo e lo spazio: le iniziative, infatti, spazieranno dalle rievocazioni alla musica e dal dibattito sulla povertà ai conflitti del mondiali, con la consapevolezza che la violenza «non è mai una soluzione». AD APRIRE LE DANZE, domani 3 ottobre alle 18, sarà l’evento promosso da Adl a Zavidovici, Movimento Nonviolento e Pax Christi in piazza Loggia, una miscellanea di parole e musica («Forte come la morte è l’amore») dedicato alla memoria di Gabriele Moreno Locatelli, operatore di pace ucciso 20 anni fa da un cecchino sul ponte Vrbanja di Sarajevo. «Gabriele è l’esempio di un uomo che ha saputo dedicare la sua vita agli ultimi e ricordarlo significa rimettere in circolo presupposti fondamentali come la difesa dei più deboli, la tutela della legalità e la scelta nonviolenta» spiega don Fabio Corazzina che sottolinea la grande attualità di queste tematiche. Sabato 5, a tener banco saranno invece due distinte iniziative. Dalle 15 alle 20, in via Pace, i bresciani potranno prendere parte a un suggestivo itinerario nei suoni e nelle vibrazioni dei “gong” disseminati lungo la strada mentre alle 17,30, ai Saveriani di via Piamarta, assisteranno al dibattito «Sull’impoverimento in Italia – Il grande furto di umanità e futuro». Organizzato dalla rivista «Missione Oggi» e dal gruppo «Dichiariamo illegale la povertà 2018», l’incontro vedrà la presenza del direttore di Missione Oggi Mario Menin, del sociologo Marco Revelli, dell’assessore Marco Fenaroli e dello storico e ambientalista Marino Ruzzenenti. «E’ una tappa della campagna internazionale organizzata per far sì che l’Onu dichiari illegale la povertà ed i meccanismi strutturali che la producono», chiarisce Ruzzenenti che punta l’accento su tre obiettivi strategici: togliere la gestione dei beni comuni alle società finanziarie quotate in borsa; perseguire le finte cooperative che organizzano moderne schiavitù ed eliminare i centri di identificazione e espulsione. Ancora, domenica 6 il percorso di pace sarà declinata secondo il linguaggio dei giovani e si trasformerà in una Caccia al tesoro tra le vie del centro. Ad organizzare la settima edizione di “Perdersi per Trovarsi” (gli iscritti sono già 500) saranno ancora una volta “Punto Missione” e “Associazione Inoltre” che accompagneranno gli studenti in un viaggio “di promozione della solidarietà”, per usare le parole di Michele Brescianini, decisamente fuori dagli schemi (per ulteriori informazioni www.perdersipertrovarsi.com). IN CONCLUSIONE arriverà la riflessione «Mai più la guerra» di mercoledì 9 alle 18 in Vanvitelliano quando l’inviato di Famiglia Cristiana Luciano Scarlettari, don Fabio Corazzina, il sindaco Emilio Del Bono e Andrea Franchini delle Acli approfondiranno il tema della pace come «convivialità delle differenze» seguendo le orme della terza edizione di «Per corri la Pace».
Fonte: www.bresciaoggi.it
2 ottobre 2013