Birmania: due sit-in a Roma e Milano contro la repressione


La redazione


La sezione italiana di Amnesty continua il suo impegno contro la violenta repressione delle manifestazioni in corso a Myanmar. Due sit-in a Roma e a Milano.


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Birmania: due sit-in a Roma e Milano contro la repressione

La Sezione Italiana di Amnesty International, con l’obiettivo di
mobilitare opinione pubblica e governi della comunità internazionale per
fermare la violenta repressione delle manifestazioni in corso a Myanmar,
ha indetto due sit-in a Roma e a Milano e ha lanciato un appello on line
in favore di un gruppo di parlamentari, monaci e artisti arrestati nelle
ultime ore a Yangon, a Mandalay e in altri centri del paese.

I sit-in si svolgeranno venerdì 28 a Roma (dalle 17.30 di fronte
all’Ambasciata di Myanmar, in via della Camilluccia 551) e sabato 29 a
Milano (dalle 16.30 in piazza della Scala).

Da Myanmar arrivano ad Amnesty International notizie estremamente
preoccupanti: le uccisioni e gli arresti di manifestanti delle ultime 24
ore fanno temere che possa ripetersi il bagno di sangue del 1988, quando
vennero uccise circa 3000 persone.
Per scongiurare questo esito, Amnesty International continua a sollecitare

il Consiglio di sicurezza a inviare con la massima urgenza una propria
missione a Myanmar, che chieda al governo di garantire la libertà di
manifestazione, porre fine all’uso della forza nei confronti dei
dimostranti e liberare tutti i prigionieri politici, oltre 1160 alla fine
dello scorso anno, compresa Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace,
privata della libertà da 17 anni.

Da oggi è inoltre possibile sottoscrivere on line, su www.amnesty.it,
l’appello di Amnesty International in favore di oltre 300 persone
arrestate ieri sera, tra cui il noto attore comico Zargana (noto anche
come Ko Thura) e diversi parlamentari, esponenti dell’opposizione politica e monaci.

Roma, 27 settembre 2007

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