Basta con la pena di morte! Il primo passo dell’Onu


La redazione


Passa con 99 voti favorevoli la risoluzione della moratoria contro la pena di morte. Una vittoria dei paesi, in prima linea l’Italia, che si erano impegnati in questa battaglia. Bocciati tutti gli emendamenti degli Stati "amici" della pena capitale.


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Basta con la pena di morte! Il primo passo dell'Onu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Terza Commissione dell'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la risoluzione per la Moratoria Universale della pena di morte con 99 voti a favore, 52 contrari e 33 astensioni. Il Vice presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Massimo D`Alema ha accolto con viva soddisfazione l`approvazione del testo, riferisce la Farnesina in una nota. Il voto della Terza Commissione – si legge nella nota – costituisce un passo decisivo verso l`adozione definitiva della risoluzione da parte della plenaria dell`Assemblea Generale, che dovrebbe avvenire nel mese di dicembre.

L`Italia conferma di essere in prima linea nel mondo in materia di tutela dei diritti umani. La lotta contro la pena di morte a livello internazionale è uno dei temi prioritari di politica estera, che vede impegnati Governo, Istituzioni, forze politico-parlamentari e organizzazioni non governative in una campagna corale, convinta e tenace che ha prodotto un primo, rilevante risultato.

La votazione di ieri nella Terza Commissione sulla risoluzione presentata dall`Italia e dall`UE, che ha ottenuti 99 voti favorevoli, lascia ben sperare per l'esame da parte dell'Assemblea Generale. Il voto di oggi e' avvenuto infatti nel quadro di un`alleanza transregionale tra Paesi di tutti i continenti e, pertanto, pone le premesse affinche' l`organo più rappresentativo della comunita' internazionale possa un lanciare un importante segnale politico, di valore universale.

Nell`esprimere apprezzamento per l`ampia ed efficace azione diplomatica della Farnesina e della rete all`estero – ed in particolare per l'impegno profuso dalla nostra Rappresentanza a New York – per acquisire i consensi del maggior numero di Paesi, e per la incisive iniziative ad ampio raggio condotte dai Vice-Ministri e dai Sottosegretari, il Ministro D`Alema ha tenuto a ricordare il ruolo fondamentale svolto dalla società civile italiana, che ha ispirato e sostenuto questa campagna, contribuendo a mantenere elevata, in questi mesi, l`attenzione internazionale sulla questione della pena di morte e di una moratoria universale delle esecuzioni .

L'approvazione della moratoria sulla pena di morte rappresenta 'la bella faccia dell'Italia, la forza dei Radicali quando sanno combinare la non violenza con le istituzioni', ha commentato, commossa, con Radio Radicale il ministro per le Politiche Comunitarie, Emma Bonino. 'Siamo convinti che quando andremo in plenaria sapremo fare ancora di piu' – ha detto ancora la Bonino riferendosi al voto che dovrebbe esserci in Assemblea Generale nella prima meta' di dicembre – E' una giornata storica per gli amanti della legalita' e del diritto'. 'Una vittoria storica per la difesa dei diritti umani'. Cosi' Sergio D'Elia, deputato della Rosa nel pugno e segretario di Nessuno Tocchi Caino, e Matteo Mecacci, Vicepresidente del Senato del Partito Radicale e Rappresentante all'Onu, hanno commentato il voto di oggi delle Nazioni Unite.
'Con il voto di oggi le Nazioni Unite segnano un punto di non ritorno nella battaglia ultradecennale per porre fine alle vendette consumate in nome dello Stato.

Articolo 21 esprime soddisfazione per un risultato che è stato anche frutto dell'impegno di larga parte del mondo dell'associazionismo e dell'impegno civile italiano che, da decenni, si stava battendo per ottenere questo risultato.

Una vittoria di una vasta comunita' di paesi appartenenti a tutti i continenti che segna un grande salto di qualita' nel modo in cui l'Onu affronta le questioni relative al rispetto dei diritti umani', hanno detto D'Elia e Mecacci ricordando che l'Italia – il Governo, il Parlamento e tante organizzazioni non governative – sono stati in prima fila da molti anni in questo sforzo. 'Noi radicali, e in primo luogo Marco Pannella e Emma Bonino, abbiamo iniziato 14 anni fa a lottare con migliaia di militanti ed iscritti per questo obiettivo: un obiettivo che e' un successo della nonviolenza e, nell'ultimo anno e mezzo, delle azioni di sciopero della sete e della fame che sono state decisive per sconfiggere il partito 'europeo' del rinvio che in questi anni ha impedito all'Onu di pronunciarsi sulla moratoria', hanno detto i due esponenti radicali.

Fonte: Articolo21

16 novembre 2007

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