Il nuovo Rapporto UNHCR sui rifugiati
Rapporto Unhcr: anche il conflitto in Siria alla base dell’aumento delle domande d’asilo nei paesi industrializzati.
Rapporto Unhcr: anche il conflitto in Siria alla base dell’aumento delle domande d’asilo nei paesi industrializzati.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) esprime il proprio cordoglio per la morte di due rifugiati somali nell’incendio avvenuto il 27 gennaio nel sottopasso di Corso Italia a Roma.
Sono oltre 30mila le persone arrivate dall’inizio dell’anno nel campo di Za’atri in Giordania. Si tratta di una cifra record che supera ampiamente i 16.413 rifugiati arrivati nel mese di dicembre, i 13mila di novembre e i 10mila di ottobre.
Sale di oltre 3mila unità al giorno il numero di rifugiati siriani registrati o in attesa di esserlo nei 4 paesi confinanti e nel Nord Africa.
42.5 milioni di persone non hanno più una routine a causa della guerra. 15 milioni di italiani, stanchi delle loro abitudini, cambierebbero subito vita.
Nel mese di agosto è cresciuto in modo netto il numero delle persone in fuga dalla Siria, 100mila persone hanno cercato rifugio nei paesi limitrofi. Si tratta finora del numero più alto mai registrato in un solo mese dall’inizio della crisi.
Al 9 agosto la popolazione totale ammontava a 146.667 persone. L’UNHCR è stato tuttavia informato che in diversi paesi sono presenti numerosi rifugiati che non si sono ancora registrati.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime la propria indignazione per gli abusi ai danni della popolazione nelle regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo dopo 4 mesi di combattimenti tra le truppe governative e gruppi armati ribelli.
Un superstite racconta di 54 morti in mare nel tentativo di raggiungere l’Italia dalla Libia.
Il 2011 ha fatto registrare un triste record relativo alle persone fuggite dal proprio paese: il numero di persone diventate rifugiate lo scorso anno è stato infatti il più alto dal 2000.
Si tratta solo dell’ultimo capitolo, dell’ennesimo crudo segnale della tragica e interminabile sofferenza patita dalla popolazione somala nell’arco di oltre vent’anni.
Nelle ultime settimane circa 20.000 rifugiati si sono ammassati alla frontiera del Sud Sudan dopo essere fuggiti a causa del conflitto e dell’esaurimento delle loro scorte di cibo nello stato sudanese di Blue Nile.