Olmert ha sbagliato, la sua guerra non è stata giusta
Oggi, Yossi Sarid è una voce fuori dal coro, la voce dell’Israele che non crede nella «guerra giusta» di Gaza. L’intervista al professor Sarid di Umberto De Giovannangeli.
Oggi, Yossi Sarid è una voce fuori dal coro, la voce dell’Israele che non crede nella «guerra giusta» di Gaza. L’intervista al professor Sarid di Umberto De Giovannangeli.
Nella Giornata dell’infanzia, la denuncia di Unicef Italia: senza precedenti i tagli previsti alla cooperazione internazionale. “Ciò significa mettere a rischio i nostri progetti, e che la crisi sarà pagata dai bambini”.
L’inferno di Gaza visto attraverso gli occhi dell’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, premio Nobel per la Pace 1984.
L’intervista. Il premier dell’Anp prima dell’incontro con il presidente Usa: trattativa in stallo, a Bush chiederemo di premere su Olmert.
È di almeno 18 palestinesi e tre soldati israeliani il numero dei morti provocati dai violenti combattimenti in corso dall’altra notte in varie zone della Striscia.
Il Nobel per la pace vede i rappresentanti integralisti a Ramallah e depone fiori sulla tomba di Arafat. Jimmy Carter: “Avrei voluto visitare Gaza, ho chiesto il permesso, ma ho ricevuto risposta negativa”.
Lucio Caracciolo. Il Direttore della rivista Limes: "L’incidente nel Golfo non è un fatto episodico. Quello scontro sfiorato conferma invece che pace e guerra tra Usa e Iran sono davvero appese a un filo. Esistono le condizioni di fatto sul terreno perché episodi del genere si ripetono e non sempre è possibile immaginare che siano riportati sotto controllo".
Non è stata una «photo opportunity». Ma un Nuovo Inizio. Importante. Impegnativo. La pace in Medio Oriente riparte da Annapolis. Non era scontato. Non era scontata la partecipazione di tanti Paesi arabi di primo piano -come Arabia Saudita e Siria- che non si erano mai seduti in una riunione che discuteva di pace assieme a Israele.
Al tavolo del summit il convitato di pietra Ahmadinejad. Il loro futuro passa per Annapolis. Quattro personaggi in cerca di rilancio. Quattro destini personali che incrociano quelli dei popoli della più tormentata e nevralgica area del mondo: il Medio Oriente.
Il 14 novembre è il giorno in cui la Terza Commissione delle Nazioni Unite metterà ai voti la risoluzione per la moratoria universale della pena di morte; risoluzione presentata da 72 co-sponsor e fortemente voluta dall’Italia