TAVOLA DELLA PACE

Passaparola! L’Onu deve riconoscere alla Palestina lo status di stato osservatore! L’Italia dica sì! Invia una mail a Mario Monti e Giulio Terzi!

Invia una mail ai deputati della Commissione Difesa e ai Capigruppo della Camera dei Deputati.

La campagna contro gli F35 e il DDL Di Paola entra nella sua seconda fase. Leggi, firma e diffondi l’appello.

L’Italia e l’Europa hanno il dovere di fermare la guerra a Gaza. Contiamo sulla tua collaborazione per far crescere la mobilitazione. Firma e diffondi l’appello!

Articolo21, Libera e Tavola della pace rilanciano l’appello alla Rai a dare il giusto spazio a temi importantissimi ma tuttora oscurati.

Si è conclusa ieri la Missione di Pace in Israele e Palestina organizzata dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani con il patrocinio del Ministro Andrea Riccardi.

Stremati, stanchi, sotto un sole a picco di 35 gradi, i 200 partecipanti alla Marcia della Pace in Israele e Palestina hanno camminato dal monastero di San Giorgio in Koziba sino alle porte di Gerico, la città nella depressione più profonda della terra.

Per risalire da Gerico verso Gerusalemme ci vuole la volontà umana. Quella stessa volontà che dobbiamo assolutamente trovare per uscire dallo sprofondo in cui siamo finiti.

At Tuwani è un villaggio che è diventato famoso perché ha scelto di rispondere alla violenza della occupazione israeliana ed alle sue quotidiane angherie mediante la nonviolenza e la resistenza civile.

Si è conclusa con una marcia nel deserto di Gerico la Missione di pace in Israele e Palestina, organizzata dalla Tavola della pace e dal Coordinamento degli Enti Locali per la pace e i diritti umani. Un’iniziativa per conoscere la realtà di un conflitto cancellato dai media, ma anche un’occasione per riflettere sul vuoto di valori che ha prodotto la crisi globale in cui vive il mondo. Dal punto più basso della terra, per dare una spinta a risalire.

La Missione di pace incontra la comunità beduina di Abu Khamis a rischio di perdere la propria terra. Il problema non è più cosa fanno gli israeliani, ma cosa fa la comunità internazionale.

I pacifisti italiani entrano nella zona C della Cisgiordania. Secondo gli accordi dovrebbe essere già sotto l’Autorità nazionale palestinese. Nei fatti rimane occupata militarmente da Israele, mentre gli insediamenti dilagano.