Boko Haram attacca, è strage
Devastata la città di Baga, la setta potrebbe aver ucciso 2.000 persone nel nord-est. Non si contano i cadaveri sparsi per le strade e le case date alle fiamme in 16 villaggi.
Devastata la città di Baga, la setta potrebbe aver ucciso 2.000 persone nel nord-est. Non si contano i cadaveri sparsi per le strade e le case date alle fiamme in 16 villaggi.
Mentre va in scena a livello globale l’interventismo non-umanitario dei Paesi che contano nel primo produttore di greggio del continente noir (sull’onda della rumorosa campagna #BringBackOurGirls), Boko Haram porta la guerra al governo nigeriano nel cuore del Paese.
Miliziani armati hanno assaltato la città di Michika e il vicino villaggio di Shuwa, nello stato dell’Adamawa, accanendosi contro i civili
Migliaia di musulmani hanno già lasciato il Paese per le terribili violenze subite dalle milizie anti-balaka. Dietro, non un conflitto religioso, ma interessi economici e politici.
Quasi 1 milione gli sfollati e più di 2000 i morti, secondo stime Onu, da quando nel marzo 2013 Bangui è stata presa dai ribelli.
Gli ultimi morti riaprono il dibattito sulla sicurezza nelle miniere sudafricane
Il giornalista d’inchiesta Charles Onana denuncia silenzi e complicità dell’Ue e degli Usa. Lo «scandalo geologico» (uranio e coltan) che fa gola alle multinazionali.
La mancata ratifica non e’ solo il collasso di sedicenti negoziati di pace ma l’ennesimo fallimento della politica internazionale post-coloniale nei confronti di Kinshasa.
Il presidente Kenyatta ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Durante il raid sono rimasti uccisi 61 civili e sei guardie. Diversi corpi sono ancora sotto le macerie.
Per secoli e secoli carovane di cammelli hanno trasportato lastre di sale attraverso il deserto della Dancalia. Ora rischiano di sparire con la costruzione di nuove strade.
Riprende forte lo scontro tra governativi e ribelli nel Darfur e i civili pagano il prezzo piu’ alto. Centinaia di migliaia gli sfollati dallo scorso gennaio.
A Kano negli anni 80, dopo una rivolta religiosa, i raid aerei fecero circa 5000 morti Il presidente Jonathan opta per la via militare. Rischio contagio in altre regioni.