PAOLA CARIDI - INVISIBLEARABS.COM


Un anno fa. Solo un anno fa

Un anno fa, un ragazzo egiziano veniva pestato a sangue da due poliziotti ad Alessandria d’Egitto. Poco più di sei mesi dopo, anche se non soprattutto in suo nome, è scoppiata una rivoluzione. Perché tutti i ragazzi egiziani si sentivano come lui, Khaled Said.

Obama e le vecchie ricette

Non credo ci si potesse attendere altro dai suoi consiglieri, che mi sembrano decisamente legati a un modo vecchio e molto poco creativo di guardare al Medio Oriente e soprattutto al mondo arabo.

I Mubarak in galera!

E’ l’ennesima data storica in questa incredibile Rivoluzione egiziana. Hosni Mubarak interrogato in ospedale. I suoi due figli in galera per 15 giorni in detenzione amministrativa.

Tahrir: la resa dei conti?

Dopo la grande manifestazione di sabato, ieri notte la repressione dell’esercito egiziano. Che succede a piazza Tahrir? Che succede alla Rivoluzione egiziana?

Fuoco su Gaza

La tensione di queste settimane, tra raid israeliani e razzi palestinesi, sta sfociando nell’escalation militare. Proprio quando si ri-parla, stavolta seriamente, di riconciliazione tra Fatah e Hamas. Chi non la vuole?

Fuoco su Gaza

La tensione di queste settimane, tra raid israeliani e razzi palestinesi, sta sfociando nell’escalation militare. Proprio quando si ri-parla, stavolta seriamente, di riconciliazione tra Fatah e Hamas. Chi non la vuole?

La rivoluzione con gli occhi di Hagg Amin

“In fondo, volevo sapere da Hagg Amin se la rivoluzione aveva toccato anche lui. Sul lavoro, certo. Lui fa i vestiti non solo per la vecchia borghesia di Zamalek, ma soprattutto per gli expat (me compresa), e gli expat, in molti, se ne sono andati, durante la Thawra. Pochi i vestiti appesi, quasi nulla da fare”.

Così parlò Bashar al Assad

Bashar al Assad (giovane presidente al potere, comunque, da ben dieci anni) parla della crisi. Inizia bene, ma conclude in maniera vecchia. Riforme forse, ma quali?

Cairo, la città dimenticata

Perché anche l’urbanistica spiega la Rivoluzione egiziana. La foto è di Jano Charbel, sotto le regole di Creative Commons.

La prima volta

Il suono di queste due parole, ripetuto fino all’ossessione in tutti i seggi elettorali del Cairo, è la colonna sonora del referendum costituzionale che oggi ha sancito l’inizio della Seconda Repubblica egiziana.

Da Tripoli (bel suol d’amore) a Shuhada Street

Comunque, mentre sulla Libia continuiamo a non farci l’esame di coscienza, e non pensare alle nostre colpe di vecchi colonizzatori e colonialisti, il mondo va avanti. E il mondo arabo continua a mostrare tutta la sua insoddisfazione e la sua fame di democrazia.