PAOLA CARIDI - INVISIBLEARABS.COM


Ultime dalla Riva sud (ed est)

Succede, per esempio, che migliaia di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane siano in sciopero della fame da settimane. Succede anche molto al Cairo, con gli scontri ad Abbasseya, di fronte al ministero della difesa, e i manifestanti uccisi.

Go, (Arab) Woman, go

Dopo un pensa che ti ripensa, sono arrivata alla banale conclusione che il lungo articolo di Mona el Tahawy – pubblicato sul Foreign Policy – sulla condizione delle donne nel mondo arabo sia più che salutare. Necessario, direi.

Morti a Gaza. E l’escalation fa paura

Si tratta di una vera e propria escalation, da parte del governo presieduto da Benjamin Netanyahu, non solo nei confronti del PRC, ma delle fazioni armate che non sono sotto il diretto e formale controllo di Hamas. Non si tratta solo di omicidi mirati, quanto piuttosto della scelta di elevare il livello del conflitto.

Il processo di pace? A data da destinarsi

C’è una battuta che circola oggi tra gli israeliani, qui a Gerusalemme. e riguarda il successo di Benjamin Netanyahu alla conferenza dell’AIPAC, e il suo incontro con il presidente Barack Obama.

La storia di Ditòl e Kèrburi

Mi sono accorta che è tempo che non parlo dei miei arabi invisibili. E allora eccovi un assaggio di quello che succede, stavolta all’ombra dei vicoli della Città Vecchia di Gerusalemme. La storia si svolge proprio accanto alla porta che vedete in questa foto storica, che fa parte della collezione Matson, digitalizzata e consultabile sul sito della Library of Congress. La Porta Nuova, se non sbaglio ai tempi della Rivolta Araba del 1936-39.

Quello che si vede da un traliccio. O da un palo della luce

Questo ragazzo si era arrampicato su uno degli altissimi pali della luce che si trovano a piazza Tahrir, nel cuore del Cairo. Novembre 2011, quando Tahrir è stata di nuovo il teatro dello scontro tra gli attivisti e le forze di sicurezza.

Gaza, imprigionata, e la riconciliazione

A parlare di politica, ci si dimentica dei luoghi. A parlare di politica palestinese, ci si dimentica di Gaza. Gaza che non cambia, che è sempre la stessa prigione. Gaza dove la gente è molto arrabbiata perché non c’è elettricità.

Non è solo calcio

La tragedia dello stadio di Port Said è un bruttissimo segnale. Uno di quei segnali che potrebbe parlare di strategia della tensione. Di violenza tra egiziani.

Gerusalemme come non l’avete mai vista

Non succede nulla di eclatante. Non succede nulla che raggiunga le prime pagine dei giornali. Quello che quotidianamente succede, però, mette a repentaglio la possibilità che si realizzi la soluzione dei due Stati.

Segnatevi il 14/1…

Era il titolo del mio post, qui su invisiblearabs.com, esattamente un anno fa. Segnatevi il 14/1, il 14 gennaio 2011. Zine el Abidine Ben Ali, ZABA, non era ancora caduto. Lo sarebbe stato entro poche ore da quando postai quel messaggio, dando la stura