PADRE GIULIO ALBANESE

L’Unione Africana festeggia oggi i suoi cinquant’anni ma il “Panafricanesimo”, così come era stato concepito dai padri fondatori dell’Oua, non ha ancora trovato un felice riscontro nella prassi politica.

I donatori internazionali hanno, dunque, promesso aiuti al Sud Sudan per oltre 600 milioni di dollari. Una decisione presa a Oslo, nell’ambito di una conferenza che ha visto in prima fila il governo norvegese, quello che forse più di altri ha creduto nella nascita del nuovo Stato sud sudanese.

Finalmente un segnale positivo per il Sud Sudan. Infatti, è avvenuta la tanto attesa stretta di mano tra i due acerrimi nemici: il presidente Salva Kiir e il leader ribelle Riek Machar.

In Sud Sudan peggio di così non poteva andare! Le notizie che vengono da questo Paese africano sono davvero allarmanti.

Il Ruanda era un Paese sconosciuto a gran parte dell’opinione pubblica mondiale quando, nell’aprile del 1994, iniziarono i feroci massacri a seguito dell’abbattimento dell’aereo del presidente Juvénal Habyarimana.

La natura africana, fatta di paesaggi paradisiaci, un impatto che contrasta con le grandi città dove l’urbanizzazione ha costretto la gente, soprattutto i ceti meno abbienti, ad indicibili sacrifici.

Le inaudite violenze a sfondo religioso che insanguinano la Nigeria sono un fenomeno a dir poco inquietante. Atti disumani, ingiustificabili.

La popolazione africana, dovrebbe crescere, entro il 2100, di ben quattro volte. Quale impatto avrà, nel contesto della globalizzazione, questo fenomeno?

Da oltre un decennio, si stanno evidenziando delle forti tensioni tra Europa e Africa che riguardano le regole commerciali tra i due continenti. L’oggetto del contenzioso è rappresentato dagli Economic Partnership Agreements.

La morte di Nelson Mandela rimarrà nella Storia come un evento planetario. In un mondo globalizzato fare memoria di questo grande statista africano significa assunzione di responsabilità per contrastare ogni genere di ingiustizia.

È davvero assurdo: un Paese ormai travolto da uno stato di anarchia generalizzata. Il mondo sembra far finta di niente, nonostante la situazione sia gravissima!

Queste che seguono, cari amici lettori, sono alcune considerazioni sull’Africa buttate giù, per così dire, eufemisticamente, prendendo penna e calamaio.