Abbas-Peres in Vaticano domenica 8 giugno
Si terrà tra una decina di giorni l’incontro tra il presidente israeliano, quello dell’Autorità nazionale palestinese e Bergoglio, ma non si tratta di un tenantivo di rilancio del dialogo.
Si terrà tra una decina di giorni l’incontro tra il presidente israeliano, quello dell’Autorità nazionale palestinese e Bergoglio, ma non si tratta di un tenantivo di rilancio del dialogo.
La commissione elettorale propone il voto per rinnovare il parlamento sotto attacco. Sempre più militari e capi dell’esercito che si uniscono all’ex generale Haftar.
Due ragazzi palestinesi, di 22 e 17 anni, colpiti dai proiettili israeliani mentre manifestavano davanti al carcere di Ofer, vicino Ramallah, nel giorno della Nakba.
Centinaia di civili rientrano nella città dopo l’evacuazione delle opposizioni. Trovate fosse comuni e reti di tunnel sotterranei, dice la stampa araba. Al via le procedure di sminamento.
I kamikaze sono entrati in azione nella provincia di Hama. Dichiarata la tregua a Homs, mentre i raid governativi hanno fatto un massacro al mercato. Ribelli divisi.
Come era prevedibile è stato un primo maggio di duri scontri a Istanbul. Il Premier turco Erdogan lo aveva promesso la scorsa settimana: “non saranno consentiti assembramenti e riunioni a Piazza Taksim il 1 maggio”.
Il leader palestinese ha rilasciato le sue dichiarazioni alla vigilia delle commemorazioni in Israele della Shoah. Netanyahu ha colto l’occasione per condannare nuovamente la riconciliazione tra Fatah e Hamas.
Continua la “ebraicizzazione” di Gerusalemme est e della Cisgiordania, tramite demolizioni, coercizioni, furti di terre nonostante i “colloqui di pace”.
E’ avvenuto durante un nuovo raid nel campo profughi della citta’. Almeno altri 14 palestinesi sono rimasti feriti. Tensione alta in tutta la zona.
Morti, feriti, arresti, incursioni dell’esercito e dei coloni, demolizioni e furto di terre. L’Olp diffonde i numeri di un negoziato che si gioca sulla pelle dei palestinesi.
Arabi e ebrei hanno coabitato fin dal 1948 in un solo Stato; è già questa la soluzione di uno Stato unico, ma diseguale: gli israeliani sono cittadini, i palestinesi sudditi.
Non si sono avute vittime ma sono rimaste danneggiate diverse abitazioni civili dei pressi degli obiettivi colpiti. La Jihad islamica ha lanciato decine di razzi verso Israele senza provocare feriti o danni.