NEAR EAST NEWS AGENCY

La guerra civile è una catastrofe immensa che lascia indifferenti i Paesi, occidentali e mediorientali, schierati con i vari protagonisti del conflitto.

Avviata l’operazione militare contro i miliziani islamisti nel nord-est della Nigeria. Si teme per i civili, vittime anche dell’esercito nigeriano.

In termini energetici, Israele sempre più disperato. Possibilità di guerre più vaste per il gas, con le distruzioni che comporteranno.

Alla fine i voti convergono sulla mozione del Pd: si impegna il governo a promuovere la creazione di uno Stato tenendo conto degli interessi di Israele.

Bandi triplicati dal 2013 rispetto al precedente governo Netanyahu. Da 10 anni mai numero così elevato.

La città dove de Mistura vuole iniziare la strategia delle “sospensioni locali” dei combattimenti è ancora un campo di battaglia.

A tre mesi dalla Conferenza del Cairo in cui i membri della comunità internazionale hanno fatto a gara a chi stanziava più fondi per la ricostruzione, nella Striscia non è arrivato ancora un centesimo.

Quattro anni dopo la caduta di Mubarak, le libertà rivendicate dalla piazza sono state limitate, se non del tutto cancellate.

Bilancio negativo per l’informazione, sia a Gaza sia in Cisgiordania. Il 2014 è stato segnato da ripetute violazioni e dall’uccisione di 17 giornalisti durante l’operazione militare israeliana nella Striscia.

In autonomia, il procuratore Bensouda avvia un’analisi preliminare per verificare l’esistenza di basi legali per un’inchiesta. Netanyahu furioso. Usa: “Tragica ironia”.

La città di Aleppo simbolo del martirio di un’intera nazione. L’inviato Onu parla di un Paese tornato indietro di decenni e chiede una soluzione rapida al conflitto.

Le Nazioni Unite hanno chiamato oggi a Ginevra i due governi rivali, ma gli islamisti rimandano la partecipazione. Oltre mezzo milione di rifugiati, ospedali e infrastrutture al collasso.