Israele, Hezbollah e Siria. La guerra che verrà
Medio Oriente. Netanyahu accusa Bashar Assad di possedere armi chimiche e all’orizzonte si affaccia un nuovo conflitto tra lo Stato ebraico e Hezbollah che stavolta potrebbe coinvolgere la Siria
Medio Oriente. Netanyahu accusa Bashar Assad di possedere armi chimiche e all’orizzonte si affaccia un nuovo conflitto tra lo Stato ebraico e Hezbollah che stavolta potrebbe coinvolgere la Siria
Il presidente americano e il premier israeliano abbandonano, di fatto, la soluzione dei Due Stati per cercare altre “possibilità”. I palestinesi: non accetteremo un’apartheid legalizzata.
Trump pensa di abbandonare la Soluzione dei Due Stati. Lo ha detto un alto funzionario dell’Amministrazione americana a poche ore dall’incontro che il presidente avrà alla Casa Bianca con Benyamin Netanyahu.
Gli Stati uniti bloccano all’Onu la nomina ad inviato speciale dell’ex premier palestinese Salam Fayyad, un atto che disconosce l’esistenza dei palestinesi come popolo con diritti e uno status internazionale.
La strategia Usa per Israele e Palestina. In vista dell’incontro con Netanyahu, il presidente Usa dichiara «Non penso che andare avanti con gli insediamenti (coloniali israeliani) sia un bene per la pace». Ma esclude la condanna di Israele.
Il premier israeliano Netanyahu non teme le critiche internazionali alla legge-sanatoria degli avamposti coloniali. Lo preoccupa solo il ricorso alla Corte Suprema israeliana presentato da due Ong per conto di 17 municipalità palestinesi.
Intervista ad Hanan Ashrawi del Comitato esecutivo dell’Olp e storica portavoce palestinese sull’approvazione della legge che regolarizza gli avamposti coloniali. «Il colpo più duro è l’indifferenza internazionale verso le politiche di Israele».
Dopo che la Casa Bianca ha definito “non utile” progettare nuove colonie ebraiche, Israele ipotizza l’adozione da parte del presidente Usa della linea di George Bush figlio favorevole a costruire case solo nei blocchi principali di insediamenti ebraici.
L’Anp di Abu Mazen avvia una campagna internazionale per impedire che il nuovo presidente trasferisca, come ha annunciato, l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. Il 15 gennaio si apre la conferenza di Parigi sul conflitto israelo-palestinese.
Dopo l’approvazione della risoluzione dell’Onu 2334, il premier israeliano cerca di impedire nuove mosse di Obama al Palazzo di Vetro. Il ministro della difesa Lieberman paragona la conferenza di pace di Parigi del 15 gennaio al Processo Dreyfus.
L’esercito ha cominciato la costruzione, per presunte ragioni di sicurezza, di una barriera intorno al più grande dei campi profughi palestinesi nel Paese dei Cedri.
La Turchia insiste nel voler partecipare all’offensiva per strappare all’Isis la città irachena e afferma di aver bombardato postazioni dei jihadisti. Baghdad e i peshmerga curdi smentiscono