Israele: governo “futuro” conferma colonie
Il ministro degli esteri Lieberman ribadisce che niente e nessuno fermera’ i piani di espansione degli insediamenti ebraici nei Territori palestinesi occupati.
Il ministro degli esteri Lieberman ribadisce che niente e nessuno fermera’ i piani di espansione degli insediamenti ebraici nei Territori palestinesi occupati.
Parla di sviluppo e sogna aiuti internazionali il sindaco di Betlemme Vera Baboun ma il 2013 porterà proprio davanti alla sua città l’espansione delle colonie israeliane.
La ritorsione del governo Netanyahu per il voto all’Onu dell’altra sera e’ scattata subito, minacciando di rendere impraticabile sul terreno un futuro Stato di Palestina.
Stasera Abu Mazen chiedera’ all’Onu di riconoscere la Palestina come Stato osservatore. Nel 2011 Washington minacciò il veto contro l’adesione di uno Stato membro.
Il premier Netanyahu ieri ha incontrato gli ambasciatori stranieri per spiegare “l’inevitabilita'” della guerra a Gaza. Una televisione ha annunciato le opzioni militari.
Enormi pressioni sull’ex premier Ehud Olmert, che lancio’ le guerre in Libano e contro Gaza, affinche’ torni in politica e sfidi Benyamin Netanyahu alle elezioni del prossimo gennaio.
Arsal non lontano dalla frontiera con la Siria, è una roccaforta sunnita in una zona dominata dagli sciiti. Qui si rifugiano le famiglie dei ribelli anti-Assad.
In un clima apparentemente tranquillo Israele, il movimento sciita libanese e Tehran si preparano ad un conflitto che tutti sanno prima o poi avverra’.
La crisi innescata dagli assalti a sedi diplomatiche Usa e sfociata nell’uccisione dell’ambasciatore in Libia e’ una prova per i rapporti tra Washington e i Fratelli Musulmani.
Oggi in piazza Manara a Ramallah migliaia di palestinesi protesteranno contro la linea rinunciataria dell’Anp e gli accordi economici con Israele
Un giovane si dà fuoco nella Striscia perché disoccupato, come l’ambulante tunisino di Sidi Bouzid. L’Onu avverte: dal 2020 impossibile vivere qui. Acqua non potabile dal 2016
Questo e’ il giudizio della gente nei Territori occupati. Il governo israeliano non si mostra preoccupato dai sospetti, anzi sottolinea che e’ “una questione interna palestinese”