Banca mondiale: economia Palestina è prigioniera
L’economia palestinese potrebbe crescere in modo vertiginoso, se non ci fossero le restrizioni imposte dall’occupazione israeliana sul 60% della Cisgiordania.
L’economia palestinese potrebbe crescere in modo vertiginoso, se non ci fossero le restrizioni imposte dall’occupazione israeliana sul 60% della Cisgiordania.
Verificheranno, mentre si combatte tra ribelli ed esercito, siti e stoccaggi. Sull’Iran Netanyahu minaccia «Pronti a colpire da soli».
Damasco fa sapere che si difendera’ dall’attacco Usa dato per imminente. Cresce pero’ l’ansia nella capitale. I ribelli sono all’offensiva dopo avere ricevuto nuove armi.
Il premier israeliano ha condannato le frasi pronunciate dal neo presidente iraniano nel Giorno di Al Quds, che erano state riportate in modo incorretto dall’agenzia Isna.
Non si placa la rabbia della principale formazione della sinistra palestinese per la brutalita’ delle forze di sicurezza di Abu Mazen. Oggi comincia il negoziato Israele-Anp.
Il segretario di Stato Kerry fallisce ancora: l’OLP pretende la ripresa del negoziato sulle basi dei confini del 1967. Netanyahu risponde con altre colonie nei Territori.
Mentre l’Esercito egiziano continua la sua offensiva nel Sinai, i palestinesi di Gaza sono vittime di una assurda caccia alle streghe e soggetti a restrizioni e detenzioni.
I leader religiosi più radicali non perdonano l’appoggio decisivo fornito dal movimento sciita libanese alle forze di Assad nella riconquista di Qusayr.
Molto, non c’e’ dubbio. Ma non risolve la guerra civile a favore delle forze governative. Intanto Francia e Gb premono per “azioni” contro Assad, dopo “conferma” uso armi chimiche.
La battaglia infuria dentro e intorno a questa citta’ strategica vicina al confine libanese. Le forze governative a un passo dalla vittoria. I ribelli non si arrendono.
In Giordania Kerry, opposizioni e Paesi del Golfo abbandonano la diplomazia e preparano la guerra. Gli Stati Uniti si piegano al volere dei ribelli.
Netanyahu sfida gli USA e procede con la colonizzazione. Il segretario di Stato in Giordania per la questione siriana: conferenza diplomatica o consiglio di guerra?