L’8 marzo noi scioperiamo!
Appello di “Non una di meno” per lo sciopero dell’8 marzo: contro la violenza patriarcale e razzista della società neoliberale, lo sciopero femminista è la nostra risposta!
Appello di “Non una di meno” per lo sciopero dell’8 marzo: contro la violenza patriarcale e razzista della società neoliberale, lo sciopero femminista è la nostra risposta!
I primi walls of kindness sono comparsi nel 2015 nelle maggiori città iraniane e poi si sono diffusi in molte altre città del mondo. Italia compresa.
Musica, balli, slogan e carri, anche uno delle Ong a forma di barcone e quello contro la legge Pillon: successo della manifestazione contro tutte le discriminazioni. Il sindaco: “Siamo a uno spartiacque”
Oggi ad Assisi Corso di formazione, ricerca e azione per dirigenti e insegnanti
La Tavola della pace aderisce alla manifestazione contro razzismo, odio, xenofobia, indetta In concomitanza con l’evento PEOPLE PRIMA LE PERSONE
Venerdì 1 marzo a Roma, presso il Palazzo dei Gruppi Parlamentari (via di Campo Marzio, 78) il convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità”. Leggi il programma
Da oggi 26 febbraio una delegazione della rete Kethane – rom e sinti per l’Italia inizia uno sciopero della fame contro la violenza razzista.
Dopo la PerugiAssisi, l’Italia che Resiste.. l’impegno non si ferma! Per questo la Tavola della Pace aderisce e promuove la manifestazione del 2 marzo “people-prima le persone”.
Le riflessioni del convegno “NUOVI MURI, NUOVI SCHIAVI” organizzato in occasione della Giornata mondiale contro la tratta dal Centro Pime di Milano, Mani Tese e Caritas Ambrosiana con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e la collaborazione di Ucsi Lombardia e Fesmi.
Compromesso da 3 miliardi fra democratici e repubblicani sulla protezione del confine
Domenica 10 febbraio marcia da Locorotondo a Cisternino, nell’ambito della settimana della pace.
Pubblichiamo una lettera appello di 612 psicanalisti al Presidente della Repubblica. “Non possiamo accettare il razzismo crescente che sfocia in atti di cui una nazione civile dovrebbe vergognarsi. È necessario operare affinché l’inconsapevole distruttività, cui tutti siamo esposti, possa trasformarsi in conoscenza e comprensione generatrice di consapevole tensione verso il diverso, l’ignoto, l’altro”.