La marcia indietro di Obama
Il presidente aggiusta il tiro di fronte all’Aipac, lobby filo-israeliana: Tel Aviv e palestinesi negozieranno frontiera diversa dal 1967.
Il presidente aggiusta il tiro di fronte all’Aipac, lobby filo-israeliana: Tel Aviv e palestinesi negozieranno frontiera diversa dal 1967.
Il raìs ha detto si alla tabella di marcia proposta dall’Unione Africana (Ua) per porre fine alla guerra civile, un piano che prevede tra l’altro un immediato cessate-il-fuoco. Ma i ribelli frenano: prima di parlare di tregua il raìs deve ritirare le truppe e garantire la libertà di espressione.
È quasi un moto di indignazione e di dolore per la nuova tragedia in mare, quello che viene fuori dalle parole lucide di Laura Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr).
In piazza a Roma, per l’acqua pubblica, per rilanciare l’appuntamento con i referendum del 12 e 13 giugno per dire no anche al nucleare e per abrogare la legge sul legittimo impedimento.
Sul palco della manifestazione dedicata alla Costituzione organizzata per sabato 12 marzo alle 14 a Roma, saliranno artisti, costituzionalisti, attori e musicisti…
Che cosa succede quando l’anniversario dell’Unità d’Italia incontra le donne? Succede che 150 anni di storia si ritrovano in un giorno, l’8 marzo, data simbolo che quest’anno per molte sarà il proseguimento di quel ‘Se non ora quando’ che il 13 febbraio scorso ha visto la piazza riempirsi di un milione di donne (e di uomini) in tante città italiane.
Una svolta epocale è in atto, è l’89 arabo. Ma l’Italia non sembra accorgersene. Perché? L’Unità ne discute in un forum giovedì 3 marzo.
“L’onda lunga della protesta nel mondo musulmano ha raggiunto oggi anche la Libia ma scontri e manifestazioni si segnalano anche in altri Paesi, come Iran, Yemen e Bahrein, dove la rivolta è in atto da tempo”.
Il “centro di accoglienza” di Lampedusa, rimasto vuoto per quasi due anni, oggi “scoppia”. Lì hanno dormito nella notte tra domenica e oggi 2.100 persone, mentre nella struttura c’è spazio per 850.
La comunità internazionale non ha ancora trovato modo di mettere fine a questo fenomeno e mancano ancora meccanismi efficaci per individuare gli autori di questi delitti.
La comunità internazionale non ha ancora trovato modo di mettere fine a questo fenomeno e mancano ancora meccanismi efficaci per individuare gli autori di questi delitti.
Il presidente Napolitano “raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori”. Un quarto operaio è morto schiacciato a Pescia.