Non si puó che ringraziare ed apprezzare chi ha ideato “La bella più del mondo”, trasmissione dedicata alla Costituzione che andrà in onda domani, 17 dicembre, su Rai1 alle 21.10.
E’ così che hanno risposto molti politici di destra, centro e sinistra, alla notizia della clamorosa rottura che si è verificata nel Cda della Rai.
Giulietti: “Si chiuda stagione omissioni e liste di proscrizione e si reintegri esclusi ingiustamente”.
Affossato l’articolo1 della cosiddetta legge sulla diffamazione. Si poteva fare diversamente? Forse sì: abrogare il carcere e introdurre un uso più rigoroso della rettifica, ma sarebbe servito un altro Parlamento…
Articolo21 chiederà a tutte le associazioni che hanno a cuore la libertà di informare e di essere informati, di tornare a gridare “No bavaglio” sempre, comunque, dovunque sarà possibile, sino alla conferenza programmatica di Articolo21 ad Acquasparta.
Il 9/10/11 novembre ad Acquasparta (Tr) si terrà la 4^ assemblea nazionale di Articolo21 per parlare di Rai e bavagli all’informazione.
Questo modo di procedere non porterà da nessuna parte, sarà forse un modo furbo, ma non certo geniale, e comunque nominare il nuovo amministratore delegato della Sipra e poi avviare una campagna di immediata delegittimazione si rivelerà una scelta,mediatica e politica, di corto respiro.
Articolo 21 teme che gruppi di interesse o meglio di “conflitto di interesse” possano bloccare qualsiasi ipotesi di riforma strutturale e di cambiamento, a cominciare da quelli relativi alla Sipra, vera chiave di volta del sistema e della competizione nella raccolta delle risorse”.
Non sarebbe il caso che la Rai promuovesse appuntamenti speciali e straordinari dedicati alla situazione in Siria?
Giulietti: Programma ‘regale’ al posto di Annozero
Il decreto per l’editoria sta per essere approvato in definitiva dalla Camera dei deputati. Si tratta di un primo, parziale passo verso la bonifica del settore, prima di arrivare alla riforma tanto attesa e necessaria.
Giuseppe Giulietti: “Questa prepotenza non può essere subita in modo alcuno,proprio perché non riguarda più la sola Rai, ma la funzione delle istituzioni.”