OPAL: sempre più armi bresciane nel mondo, Usa e Turchia ai primi posti
Sono cresciute di oltre il 20% le esportazioni di armi bresciane che nel 2012 hanno raggiunto la cifra record di 316 milioni di euro.
Sono cresciute di oltre il 20% le esportazioni di armi bresciane che nel 2012 hanno raggiunto la cifra record di 316 milioni di euro.
La decisione del governo italiano di non far rientrare a New Delhi i due marò ha riportato all’attenzione la questione delle presunte tangenti pagate per favorire la commessa di 12 elicotteri all’aeronautica militare indiana.
A pochi giorni dal voto può essere utile fare un bilancio delle attività degli ultimi due governi in una materia che, purtroppo, raramente entra nel dibattito politico ed elettorale.
Sedici proposte ai candidati alle prossime elezioni politiche: è “L’Agenda del disarmo e della pace” diffusa nei giorni scorsi dalla Rete Italiana per il Disarmo e dal Tavolo Interventi Civili di Pace.
Ripresa degli affari per l’industria armiera europea, ma l’Italia riferisce all’UE solo poco più di 1 miliardo.
Sono solo alcune delle esportazioni autorizzate dal governo Berlusconi nel 2011 sulle quali il rapporto del Consigliere militare del presidente Monti ha steso un velo di silenzio.
Dai rapporti ufficiali dell’Unione Europea emerge chiaramente che negli ultimi anni l’Italia, tra i paesi dell’Unione, è stato il principale esportatore di sistemi militari in Siria.
È stato importante dare il via proprio da La Spezia al mese di mobilitazione promosso dalla Rete Disarmo, Tavola della Pace, Sbilanciamoci! e tante altre realtà che culminerà il 25 febbraio nella giornata delle “Cento piazze d’Italia contro i caccia F-35”.
La relazione annuale sul controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari appena pubblicato presenta mancanze e anomalie che sollevano più di un interrogativo sull’attendibilità dei dati forniti dai governi.
Intanto, nei giorni scorsi venti docenti di economia con una “lettera aperta” hanno chiesto al Presidente del Consiglio, Mario Monti, “perché la ricchezza liquida
Continua la violenta repressione del regime siriano con un nuovo bagno di sangue a Homs. Secondo il Consiglio nazionale siriano che raccoglie i gruppi di opposizione al regime, alcuni osservatori della Lega Araba sarebbero già a Homs ma non avrebbero sufficiente libertà di movimento.
Gli eventi climatici estremi mettono a rischio la sicurezza alimentare in molti paesi del mondo, riducendo milioni di persone in condizioni di fame e povertà.