Pacifismo: ripartire da Assisi
Un incontro nazionale degli operatori di pace si è svolto lo scorso venerdì 22 giugno in preparazione della prossima Marcia della pace e della fraternità PerugiAssisi del 7 ottobre
Un incontro nazionale degli operatori di pace si è svolto lo scorso venerdì 22 giugno in preparazione della prossima Marcia della pace e della fraternità PerugiAssisi del 7 ottobre
Un centinaio di missili sulla Siria fanno rumore. Tutti i giornali e le tv del globo li hanno mostrati, descritti, analizzati. Eppure ogni giorno esplodono altre centinaia di bombe in un altrove che rumore non ne fa. Basta vedere cosa succede in Yemen e Afghanistan.
C’è modo di reagire a una guerra che sembra infinita? Uno spiraglio lo indica una vicenda afgana dove la società civile diventa protagonista.
La guerra in Afghanistan prosegue e il processo negoziale sembra non fare significativi passi avanti.
Una tragedia senza fine consumata in silenzio ma con un bubbone sempre più purulento che adesso fa rumore anche se, di fatto, non si va oltre le pressioni verbali: il Myanmar non è la Libia e neppure l’Afghanistan o i Balcani. E le parole diritti, pulizia etnica, tortura, stupro, omicidio commuovono ma fino a un certo punto.
Sarebbe bene prendere subito le distanze da questa strategia oscura e muscolare che già si annuncia col fiato corto e danni di lungo periodo. Sarebbe opportuno che i nostri politici pensassero anche all’Afghanistan dove abbiamo quasi mille soldati che stiamo esponendo a un’ennesima guerra
E’ una strana “nuova” strategia quella che Donald Trump, e con lui la Nato, sta mettendo in piedi per rinfocolare la guerra infinita che da 16 anni vede impegnata anche l’Italia.
Ci sono sul tavolo diverse opzioni che si potrebbero riassumere in due posizioni abbastanza chiare
E i civili continuano a pagare il prezzo più alto
La crisi afghana. L’esplosione ieri mattina vicino all’ambasciata italiana. 90 morti 400 i feriti. I Talebani prendono le distanze dall’attentato
Bergoglio incontra gli studenti del Meeting delle Scuole per la Pace e non risparmia nessuno: «I governanti? Solo parole. Attenti ai terroristi delle chiacchiere». E chi sfrutta i lavoratori commette «peccato mortale»
Trump lancia in Afghanistan la più grande bomba non nucleare: 11 tonnellate di esplosivo sganciate su Achin a poche ore dalla conferenza di pace organizzata dalla Russia. In Siria il fuoco amico statunitense fa una strage: 18 combattenti anti-califfato uccisi vicino Raqqa