EMANUELE GIORDANA - LETTERA22


Dietro l’ “inferno” di Bala Murghab

Fuoco amico e convivenze difficili. Avvolta ancora dall’incertezza la fine di Luca Sanna, ucciso da un afgano in divisa nell’avamposto Highlander, nel Nord dell’Afghanistan. E’ il 36mo militare italiano deceduto nel Paese asiatico.

Palude afgana, il bilancio

Il tributo in termini di vittime civili è stato l’anno scorso di 2.412 persone e 3.803 feriti in soli dieci mesi (fino a ottobre) con un aumento rispetto all’anno precedente del 20%. Altissimo anche il numero di morti nell’esercito (821) e nella polizia afgani (1.292). Quanto alle truppe straniere il 2010 ha visto morire 711 soldati contro i 521 del 2009.

La Russa, lo scontro dietro lo scontro

Cosa c’è dietro le frizioni e tra ministro e militari originato dalle ultime uscite del titolare della Difesa? Anche una vecchia ruggine col generale Vincenzo Camporini, Capo di stato maggiore della Difesa fino al 17 gennaio. E la messa in guardia al suo successore.

Miotto, La Russa vs le forze armate

Il titolare della Difesa contro i soldati italiani: lo avrebbero tenuto all’oscuro con mezze verità sul quadro che portò alla morte del caporalmaggiore nel Gulistan.

La morte di Miotto e qualche domanda sul Gulistan

Per la seconda volta nel giro di pochi mesi il Gulistan, la valle al confine con le zone più calde dell’Afghanistan e sotto giurisdizione italiana, fa un’altra vittima…

La morte di Miotto e qualche domanda sul Gulistan

Per la seconda volta nel giro di pochi mesi il Gulistan, la valle al confine con le zone più calde dell’Afghanistan e sotto giurisdizione italiana, fa un’altra vittima…

Afghanistan, il bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno

Via dall’Afghanistan in modo responsabile. Inizio del ritiro confermato a luglio 2011. Visto dall’angolo del tavolo di Barack Obama, che ieri ha reso nota la “review” della strategia americana in Afghanistan, il bicchiere è insomma mezzo pieno. Ma i però, i se, i ma restano tanti.

Afghanistan. Se comincia l’exit strategy

Non è neppure detto che il vertice di Lisbona formalizzi il “ritiro” ma è evidente che la messa in chiaro del passaggio di consegne di 12 province su 34 (dal controllo Nato a quello delle forze di sicurezza afgane) indicherà chiaramente che la famosa “exit strategy” sta per avere inizio.

Afghanistan. Se comincia l’exit strategy

Non è neppure detto che il vertice di Lisbona formalizzi il “ritiro” ma è evidente che la messa in chiaro del passaggio di consegne di 12 province su 34 (dal controllo Nato a quello delle forze di sicurezza afgane) indicherà chiaramente che la famosa “exit strategy” sta per avere inizio.

Italiche bugie

Una guerra opaca produce opacità. Anche dopo che, almeno per alcuni di coloro che vi presero parte, quella guerra è ormai archiviata. Ma proprio dagli archivi, quelli segreti rivelati da Wikileaks, le opacità continuano a uscire.

La prigione segreta di Bagram

A Bagram, da Kabul, si arriva in poco tempo. La base americana sta in fondo a un paese che si è allungato attraverso decine di agenzie di servizio logistico e costituiscono l’insolito prolungamento urbano di una della basi militare per eccellenza in Asia.