Successo per la marcia della giustizia in Turchia
Centinaia di migliaia in piazza per sfidare Erdogan
Centinaia di migliaia in piazza per sfidare Erdogan
Nel silenzio e nell’indifferenza del mondo si sta spegnendo la speranza che la Repubblica centrafricana possa uscire dalla spirale di violenze del conflitto tra Seleka e anti Balaka. L’appello di MSF
Nel paese si continua a morire. Sotto le bombe e per fame. Centinaia di vittime in meno di 48 ore.
L’allarme lanciato dall’OSM. Ma è pressoché nulla l’attenzione dei media alla guerra feroce in corso da quasi due anni, peggiorata con l’intervento della coalizione internazionale a guida saudita
Da oltre due anni la Corte penale internazionale ha avviato un’inchiesta sui crimini contro l’umanità perpetrati nella Repubblica centrafricana. Oggi, pubblicando un dettagliato report, Amnesty International rivela al mondo in tutta la sua crudezza la tragedia umanitaria che si sta consumando nel Paese. Le testimonianze e le prove raccolte hanno […]
Il 2 settembre a Roma: una prima tappa per ribadire richieste di pace. Ad un anno dalla morte del piccolo Aylan Kurdi, annegato mentre la sua famiglia fuggita dalla Siria stava disperatamente tentando di raggiungere l’Europa.
Sit-in alle ore 11 piazza Santi Apostoli. La Tavola della Pace e il comitato promotore della Marcia PerugiAssisi del 9 ottobre aderiscono e sostengono l’appello alla tregua e al rispetto dei corridoi umanitari in Siria.
L’occidente a fronte di questi nuovi orrori non può restare indifferente. È doveroso indignarsi allo stesso modo per le vittime siriane come per i morti di Parigi, Bruxelles e Nizza.
Importante l’istituzione di una Giornata della memoria per le vittime dell’immigrazione, ma non basta. Ora normativa che renda possibile per tutti coloro che fuggono da morte e disperazione, il diritto all’accoglienza e il sostegno per poter ricominciare.
La denuncia di Amnesty e i timori di un nuovo genocidio: un centinaio di persone sarebbero state uccise dalle forze di sicurezza nel mese di dicembre e sepolte fuori città.
A 12 anni dall’inizio del conflitto, il mondo rimane a guardare nel silenzio più colpevole e sconcertante che l’ignavia internazionale abbia mai manifestato.
E l’ipocrisia dei ‘mai più’ che pesa su tutti noi.