ALESSANDRO GRAZIADEI


Oggi è la giornata internazionale dei bambini vittime di violenza

Il 19 Agosto 1982, durante una sessione speciale d’emergenza sulla questione palestinese, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, “sconvolta dal grande numero di bambini palestinesi e libanesi innocenti vittime degli atti di aggressione”, ha deciso di commemorare il 4 giugno di ogni anno la Giornata internazionale dell’infanzia vittima di violenza.

Italia: il Conto Energia frena, Terra Futura rilancia

Dopo una lunga attesa e infinite polemiche ha visto la luce il IV Conto Energia aspettato da molte associazioni di categoria dell’industria dell’energia fotovoltaica italiana.

Sri Lanka: aspettando la verità sui crimini di guerra

Amnesty International ha chiesto alle Nazioni Unite di rendere pubblico un rapporto sui crimini di guerra commessi nel conflitto armato dello Sri Lanka, che sta per essere sottoposto da un comitato di esperti al Segretario generale Ban Ki-moon.

Costa d’Avorio: l’allarme umanitario delle ong

In questi mesi la Costa d’Avorio è dilaniata dal conflitto tra i “due presidenti”, Alassane Ouattara e Laurent Gbagbo. A pagare le conseguenze di una sempre più marcata instabilità politica, oscurata dai clamori del Maghreb, è la popolazione civile…

Costa d’Avorio: l’allarme umanitario delle ong

In questi mesi la Costa d’Avorio è dilaniata dal conflitto tra i “due presidenti”, Alassane Ouattara e Laurent Gbagbo. A pagare le conseguenze di una sempre più marcata instabilità politica, oscurata dai clamori del Maghreb, è la popolazione civile…

Italia: mini naja, no grazie

Come è andata a finire? O meglio, come sta andando a finire l’introduzione silenziosa della “mini naja” nelle scuole italiane?

WSF: responsabilità e donne per il cambiamento

Si è conclusa ieri a Dakar in Senegal l’undicesima edizione del Forum Sociale Mondiale (WSF).Un appello alla “responsabilità attiva nel cambiamento” fatto proprio dalla società civile e dalle donne africane.

Nord Africa: Pane e dignità

È un 2011 critico quello di molti paesi dell’area mediterranea che, anche grazie ai social network, ha portato migliaia di persone in piazza a manifestare contro disoccupazione, rincari alimentari, corruzione e cattive condizioni di vita.