Il soldato americano nel bunker: la migliore foto dell’anno
Lo scatto premiato dal World Press Photo è del britannico Tim Hetherington per Vanity Fair. Anche 4 italiani hanno vinto il riconoscimento foto-giornalistico, uno dei più famosi al mondo.
Lo scatto premiato dal World Press Photo è del britannico Tim Hetherington per Vanity Fair. Anche 4 italiani hanno vinto il riconoscimento foto-giornalistico, uno dei più famosi al mondo.
Polemica sulla presunta violazione dello spazio aereo nipponico. Chiesti chiarimenti. L’intrusione sarebbe durata pochi minuti. E ieri Putin aveva attaccato sulla "corsa agli armamenti" in cui la Russia sarebbe trascinata dagli Stati Uniti e dai loro alleati.
Il senatore dell’Illinois conquista più stati ma alla ex first lady vanno quelli più popolosi. In campo democratico non c’è ancora un chiaro frontrunner e la gara continua.
La Camera alta afgana ha definito "un errore tecnico" la precedente decisione. Il giovane non tornerà però ora in libertà: l’ultima parola spetta al presidente Karzai.
La notizia della morte del terrorista libico rimbalzata sui siti e confermata dal pentagono: "Crediamo che sia morto".
Miliziani a volto coperto hanno creato dei varchi nel muro di frontiera. Oltre 350mila, stremati dal blocco israeliano, corsi a comprare cibo e carburante. Il presidente Mubarak non li ferma: "Hanno fame, ho dato ordine di non sparare".
Presentato il rapporto Unicef: un bambino su quattro è sottopeso. L’80% delle vittime in Africa subsahariana e Asia meridionale.
In manette anche un figlio del boss, Calogero, che in assenza del padre e del fratello che ne condivideva la latitanza era diventato il reggente del mandamento.
Il premio Nobel per la Pace è stata scortata da uomini armati. Misteriosa esplosione a Naypyidaw, la nuova capitale del Paese. E’ stata condotta da un convoglio militare a una vicina foresteria dell’esercito. Un luogo utilizzato per incontri ufficiali. Ad attenderla c’era il ministro del Lavoro, il generale a riposo Aung Kyi, rappresentante della giunta al potere. Tocca a lui tenere i contatti con Suu Kyi.
Il presidente Usa arriva a Tel Aviv. Ad accoglierlo Peres e Olmert: "La nostra alleanza contribuisce a garantire la sicurezza". A Gaza ventimila palestinesi lo contestano: "Assassino e vampiro".
La richiesta dell’opposizione: "La nuova consultazione sia trasparente". Nella capitale atteso Jandayi Frazer, vicesegretario di stato americano. Tutu a colloquio con Kibaki: "Il presidente non è contrario ad un governo di coalizione".