Afghanistan, razzi sulla capitale
La guerriglia spara una decina di ordigni artigianali sulla capitale. Nessuna vittima ma sale la tensione. Un’immagine di Kabul dall’alto. I talebani sparano dalle montagne che circondano la città.
La guerriglia spara una decina di ordigni artigianali sulla capitale. Nessuna vittima ma sale la tensione. Un’immagine di Kabul dall’alto. I talebani sparano dalle montagne che circondano la città.
L’acronimo AfPak, ad indicare l’intenzione di Obama di considerare i due paesi in un’unica strategia, non si deve usare. Nella foto a sinistra l’esercizio geopolitico dei neocon sul Pakistan pubblicata nel novembre 2008 sul New York Times.
Non solo talebani. C’è qualcosa di cui non possiamo dare la colpa a mullah Omar. Reportage da un paese che ha ormai perso la speranza e che andrà a votare perché non resta molto altro da fare.
Non solo talebani. C’è qualcosa di cui non possiamo dare la colpa a mullah Omar. Reportage da un paese che ha ormai perso la speranza e che andrà a votare perché non resta molto altro da fare.
Il caporal maggiore Alessandro Di Lisio ucciso in un attacco a un convoglio nei pressi di Farah. E’ la quattordicesima vittima italiana di una guerra sempre più sanguinosa. E Obama accenna a una “exit strategy”.
Il caporal maggiore Alessandro Di Lisio ucciso in un attacco a un convoglio nei pressi di Farah. E’ la quattordicesima vittima italiana di una guerra sempre più sanguinosa. E Obama accenna a una “exit strategy”.
Chi sperava che il vertice dei ministri degli Esteri del G8, riunitosi a Trieste dal 25 al 27 giugno, indicasse una nuova strategia per superare la guerra in corso in Afghanistan dal 2001 è rimasto deluso. Ma a quali soluzioni di può pensare per uscire dalla palude della guerra?
Di cosa si palerà e di cosa no alla Riunione dei Ministri degli Esteri del G8 dedicata all’AfPak nel capoluogo friulano: esclusi Iran e questioni di genere?
Il conflitto e Obama. Ma anche il conflitto e noi: senza se e senza ma. Ma anche senza perché…
I movimenti di piazza e la rabbia che si manifesta nelle piazze dell’Iran rischiano di essere repressi con estrema durezza dal regime anche perché la protesta manca di una leadership che sappia dirigerla e indirizzarla. Colloquio con Bijan Zarmandili.
Tre parà feriti in uno scenario che vede i militari italiani sempre impegnati in vere e proprie operazioni militari in Afghanistan. L’opposizione chiede che La Russa riferisca in parlamento. Altri 400 soldati in partenza per seguire le elezioni presidenziali.
Le cinque micro guerra a ridosso del confine dell’AfPak. La “Durand Line”, la frontiera maledetta tra Pakistan e Afghanistan che divide in due le aree abitate dai pashtun, omogenee per tradizioni e costumi, si deve al righello coloniale di Sir Mortimer Durand, ai tempi segretario agli Esteri del governo del Raj britannico.