Operation Moshtarak, colpire nell’Helmand
E’ il tentativo di dare una svolta non solo militare alla campagna afgana: un “test” per misurare se una nuova strategia è possibile e se la chiave scelta
E’ il tentativo di dare una svolta non solo militare alla campagna afgana: un “test” per misurare se una nuova strategia è possibile e se la chiave scelta
Il bilancio dell’Operazione “Insieme” si conoscerà solo tra qualche giorno. Per ora le notizie restano frammentarie con un conto di militari della Nato o di “talebani” uccisi e feriti ancora tutto da verificare.
Il premier Hariri contro le violazioni di Tsalal e l’escalation di provocazioni. Ma dei venti di guerra, oltre alla politica, risente anche il mondo degli affari libanesi. Affari che nel dopoguerra dal 2006 sono andati a gonfie vele. A discapito dell’identità architettonica della città.
Da Gates a Karzai per arrivare al generale 5 stelle McChrystal. Il vento è cambiato e si riparla di riconciliazione nazionale. E il presidente afgano chiede che i talebani siano cancellati dalla lista nera. Mentre i turchi lavorano a una mediazione.
Un fondo spese per reintegrare i talebani che vogliono uscire dalla lotta armata. E’ questa in buona sostanza la novità che dovrebbe emergere dalla conferenza internazionale sull’Afghanistan che si svolgerà a Londra il 28 gennaio.
Visita lampo di Robert Gates, segretario di Stato americano, in Pakistan che dice no alle richieste americane. Militari e governo gli hanno preparato una doccia fredda respingendo al mittente le richieste di un maggior impegno contro i militanti talebani.
Coordinamento degli aiuti. Un’autorità super partes a cui tutti possano guardare c’è ma è come se non ci fosse: una chimera che ha senso logico ma che resta un’utopia. A ogni paese piace il fai da te: riflessioni intorno a un dramma nel dramma che si ripete.
Unama e l’ennesimo anno nero per chi ogni giorno deve fare i conti col conflitto. Eppure gli afgani sono più ottimisti nonostante l’escalation militare.
Crescono le quotazioni del diplomatico italo norvegese Staffan De Mistura per coprire la sede vacante di Unama in Afghanistan.
Fare una passeggiata a Kabul o a Herat non è solo una maniera di vincere la paura e, in un certo senso, l’oppressione della guerra. E’ un modo per riappropriarsi della città…
Gli italiani coinvolti in 72 ore di scontri. Né vittime né feriti. Teatro della battaglia il noto distretto di Bala Morghab, al confine con il Turkmenistan.
Veto su oltre la metà dei nomi. A maggio le elezioni parlamentari. Proseguono intanto le trattative per la liberazione dei due giornalisti francesi di France 3 rapiti mercoledì scorso in Afghanistan con il loro interprete.