DUILIO GIAMMARIA


Libia: che fare?

E’ la domanda che ci siamo fatti negli ultimi 4 anni. Forse troppo tacitamente. Da quel giorno di quasi 4 anni fa, quando il primo raid aereo diede inizio alla guerra in Libia.

Il silenzio degli innocenti

Il governo attui ogni possibile misura necessaria al ritrovamento e al salvataggio di Domenico! Usiamo tutti gli strumenti necessari per riportarlo tra noi!

Walzer (libico) per Bashir

La voce di Bashir e dei giovani rivoltosi disillusi è certamente quella più genuina che esprime insieme a quelle dei giovani tunisini preoccupati della vittoria del partito islamisya Ennada, il vero spirito delle rivolte arabe.

Herat. L’analisi del tragico incidente

La pattuglia italiana che ha aperto il fuoco era, a quanto risulta, addetta all’addestramento delle truppe afgane. L’inviato Rai Duilio Giammaria commenta: "Ho assistito a molti addestramenti di questo tipo. La comprensione di un paese è una faccenda complessa".

Israele: un voto con poche scelte

Complessivamente la scena politica israeliana e di riflesso quella palestinese è di fatto il risultato della vittoria dell’opzione della forza, su quella del confronto politico.

Gaza: estremismi senza soluzioni

Il nuovo anno si apre sotto la plumbea cappa della guerra a Gaza. E il primo ferito di questa battaglia, che rischia di morire è il processo di pace.

Le frontiere del Pakistan tra bombardamenti e propaganda

Quali rischi per il "nuovo" Pakistan. La questione centrale (al di là delle rivendicazioni territoriali afgane che non riconoscono legittimità alla famosa Durand Line) è la questione talebana.

Afghanistan. Strage di civili, versioni contrastanti

In un paese in cui l’informazione è un concetto astratto, in cui l’educazione e l’alfabetizzazione tocca solo una minoranza della popolazione, quello che conta è quello che si dice dei fatti e in questo i talebani dimostrano di conoscere bene il mestiere della propaganda.

Prigione Centrale di Kabul

Duilio Giammaria, inviato speciale del Tg1 ha incontrato Parwez Kambash, il giovane giornalista ventitreenne condannato in Afghanistan.